Qr code: ci devo pensare io, se il Comune tace


 A Soverato c’è un problema di stampa cartacea. Attenti, mica che qualcuno imponga qualcosa… e che certa stampa se l’impone da sola, per comodità: diciamo. Per esempio, la cerimonia dell’Alba del 6 agosto, del quale altissimo livello di poesia e musica si parla tuttora dai tantissimi che c’erano, e di cui la suaccennata stampa non ha dato notizia. Amnesia? Ahahahahahahah.

 E vediamo ai Q code, o come accidenti si chiamano in lingua forestiera. Avrete notato che ci sono in giro dei cartelli con disegnini e qualche scritta. Forse lo avrete notato, ma l’Amministrazione, che li ha voluti, e, immagino, a vario titolo pagati [ma vedi sotto], non ha informato i cittadini; e tanto meno quei pochi forestieri che non siano ragazzotti notturni urlatori, e che magari vorrebbero sapere, per esempio, della Pietà eccetera; e vedere il docufilm, magari persino sentendo qualcosa.

 Eppure esiste, il sistema Q code; e state certi che se uno si collega tramite telefonino, trova tutte le notizie che vuole su Pietà e altra arte di Soverato Superiore; su Soverato Vecchio; su Portosalvo; sui palazzi del corso… Le trova, e sicure, giacché le ho scritte io.

 Gratis, le ho scritte, come sempre e come il pollo che sono, e senza ricevere un grazie. Mi segno anche questo, assieme alla questione – tutt’altro che dimenticata – del 10 maggio. Tranquilli, del 10 maggio vi parlo quando mi pare, e come mi pare.

 Ora, e da queste righe, i cittadini, e quei pochi turisti non mandria, sanno, dunque da Soveratoweb e da me, cosa sono quei cartelli lasciati ancora al vento e al sole; quello che, per ragioni strane, il Comune distrattamente sottace. Si colleghino sul cellulare, foresti e locali, e studino.

 Per approfondire, su Soverato ci sono tanti libri. Li trovate in biblioteca comunale… ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah!

Ahah! Contentatevi dei Q code.

Ulderico Nisticò