Che l’Italia sia la repubblica delle banane, lo dimostra il fatto che ormai quando un personaggio pubblico (che non sia politico) esprime un’opinione politica o fa qualcosa che apparentemente ha a che fare con la politica, questo diventa il nemico da abbattere. Ieri era Edoardo Bennato che al termine di un suo concerto a Roma si fa un selfie su richiesta del vice premier Salvini. Apriti cielo! Bennato è fascista, razzista, buttiamo dalla finestra i suoi dischi.
Oggi, malauguratamente, il signor “non politico” Claudio Baglioni, esprime una sua opinione sui migranti e tutti giù a dare sberle come se avessero in tasca la ragione, la giustizia e la verità. Tutti pronti a boicottare il festival di SanRemo, a non ascoltare più le sue canzoni, a non andare più ai suoi concerti. Ma cosa vi dice la testa? Questa è la libertà e la democrazia che vogliamo adottare in Italia?
Giusto o sbagliato che possa essere l’accoglienza dei migranti (e già mi sono espresso in merito Uno in più che male può fare…!!!) sfido chiunque a dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio di aver la ragione dalla sua parte. Ieri ricorreva l’anniversario della morte di un altro grande della musica italiana, Fabrizio De André. E lui, in una sua nota canzone, diceva: “Lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca il punto di vista di Dio”.
Ecco, se pensate di essere senza peccato e che le vostre dita si possano muovere sulla tastiera del computer come una divina scrittura automatica, allora fate pure, senza vergogna e senza ritegno. Altrimenti limitatevi ad una sana critica alla dichiarazione dell’artista senza per questo bruciare sulla pubblica piazza anni di genio artistico. La democrazia è poter essere liberi di criticare, non di distruggere.
Gianni Ianni Palarchio (Blog)