“A mia figlia Antonella, la mia vita, il mio orgoglio, la mia identità”. Paolino Mongiardo ha dedicato a sua figlia Antonella il suo ultimo saggio “La dottrina della conoscenza di Tommaso Campanella”, composto dallo scrittore soveratese prima di morire e pubblicato postumo da Gangemi Editore International di Roma, con sede a via Giulia.
Il libro è frutto di uno studio approfondito del pensiero gnoseologico di Campanella, grande filosofo di Stilo, noto soprattutto per la Città del Sole.
L’autore ricompone come in un mosaico l’intera dottrina della conoscenza di Campanella, il quale non diede mai un’organizzazione sistematica alle proprie originali intuizioni, che si possono cogliere soltanto leggendo le sue opere e che, per questo motivo, sono sempre state esclusivo appannaggio degli addetti ai lavori.
Gli aspetti salienti dell’opera di Paolino Mongiardo sono stati messi in risalto da Reginaldo Palermo, vicedirettore della Tecnica della Scuola, nel sito di informazione culturale Gessetti colorati.
“Paolo Mongiardo – scrive Palermo – ha avuto il grande merito di aver ripercorso, con uno stile fluido ed avvincente, tutte le fasi del processo conoscitivo in Tommaso Campanella, offrendo al lettore, per la prima volta nella storia della filosofia, una visione organica e unitaria dell’originale teoria del grande filosofo di Stilo”.
“La lettura di questo saggio – si legge nella prefazione- può essere un’esperienza illuminante per chiunque fosse curioso e interessato a conoscere Tommaso Campanella come filosofo teoretico. Quello, generalmente, che il grande pubblico conosce del grande filosofo calabrese Campanella è “La città del sole”. Da tempo immemorabile questa operetta è diventata sinonimo di Campanella, perché chi sente Campanella dice Città del sole, chi dice Città del sole pensa subito a Campanella. Ma non è questo lo scritto che dà a Campanella l’aureola di filosofo. Filosofo con la F maiuscola lo è per aver risolto in modo originalissimo il problema della conoscenza, che è problema di filosofia teoretica.
Il lettore potrà notare con meraviglia come Campanella su questo tema abbia superato i suoi maestri spirituali Aristotele e Bernardino Telesio. In diversi passaggi del libro è ampiamente dimostrato questo assunto, ossia l’aver Campanella sottoposto a revisione le posizioni degli altri due geni, superandole. Il lettore saprà che il nostro Campanella non ha mai plagiato nessuno, mentre lui è stato plagiato da diversi filosofi, perfino dal celebre Cartesio, che fu il suo “lettore”, come ci attesta oggigiorno il filosofo Paganini.
Il lettore si meraviglierà di apprendere che si ispirarono a lui e si dichiararono debitori della sua filosofia Hume e Leibniz.
Nel processo conoscitivo instaurato da Campanella scatta un meccanismo dialettico di andata e ritorno che parte dalla sensazione e diviene conoscenza. Questa è la parte più ampia e più originale del procedimento che conduce con graduali passaggi alla conoscenza.
Il calabrese che legge questo saggio scoprirà orgogliosamente che la Calabria ha dato i natali a un grande filosofo, a un genio, che per secoli non è stato mai elogiato per quanto merita”.
Paolino Mongiardo (Sant’Andrea Apostolo dello Ionio 15 giugno 1933-Lamezia Terme 25 giugno 2024) è filosofo contemporaneo e saggista.
Raffinato intellettuale e profondo conoscitore delle opere del filosofo calabrese Tommaso Campanella, Paolino Mongiardo ha seguito gli studi superiori al Liceo classico Augusto di Roma e si è Laureto in Filosofia all’Università La Sapienza di Roma nel 1966, seguendo le lezioni di Ugo Spirito, Guido Calogero e Natalino Sapegno.
Ha conseguito il diploma in Investigazioni criminali a Liegi nel 1981 e, successivamente, la specializzazione in psicologia della scrittura presso l’Istituto di Indagini Psicologiche di Milano. Ha insegnato per vent’anni nella scuola pubblica ed ha esercitato la professione di consulente tecnico d’ufficio in cause civili e penali, per i tribunali di Roma e Lamezia Terme. Nella sua attività di criminologo, è stato consulente nell’ambito di importanti inchieste giudiziarie.
E’ autore di 11 libri e di altri testi inediti di argomento filosofico. L’ultimo saggio, su Tommaso Campanella, è stato ultimato da Paiolino Mongiardo poco prima di morire, “lasciando un vuoto nel mondo della cultura e una grande eredità intellettuale”, scrive Antonio Barillà su La Stampa.
Paolino Mongiardo riposa al cimitero di Lamezia Terme, dove aveva deciso di trasferirsi per desiderio di sua figlia.
Nella sua lapide viene ricordato il grade amore di Paolo Mongiardo per la filosofia, con un riferimento proprio alla sua ultima fatica letteraria: “Ci ha illuminato di Cultura e condotto con il suo pensiero oltre la Città del Sole”.