Il 7 ottobre in tutta Italia scenderemo in piazza con gli studenti (UDS, Studaut, Coordinamento studenti medi, FGC) per rivendicare una scuola che sia gratuita e di qualità, al servizio dei futuri lavoratori e non piegata alle esigenze delle imprese private. Contro questa scuola di classe, sempre meno accessibile agli studenti delle classi popolari e sempre più modellata sulla base delle esigenze delle oligarchie, noi docenti Partigiani della Scuola Pubblica sfiliamo in corteo contro la Buona Scuola del Governo Renzi.
No ai Finanziamenti statali per impedire che le scuole siano dipendenti dai finanziamenti privati, e dunque disposte ad asservire la propria didattica alle richieste delle imprese. Chiediamo la sostituzione della Legge 107 con la LIP, la legge di iniziativa popolare per una riforma alternativa della Scuola, già depositata 2 volte in Parlamento.
I DANNI DELLA BUONA SCUOLA, già abbondantemente previsti da noi, sono ormai palesi ed evidenti. La chiamata diretta è palesemente incostituzionale, dannosa, soggettiva e ad alto rischio corruttivo.
L’organico dei docenti che prima era rigidamente modellato su competenze e graduatorie trasparenti, adesso è alla mercè del ds che è legittimato ad abusarne, predisponendo a piacere la collocazione dei docenti, a causa del perverso meccanismo dell’organico dell’autonomia. Non a caso stanno partendo i ricorsi dei docenti al giudice del lavoro.
La riforma del sostegno declassa il docente di sostegno, prima professore abilitato in disciplina e poi specializzato in didattica e integrazione, ad assistente all’autonomia tuttologo e tuttofare, probabilmente esternalizzato e assegnato in rarissimi casi, che non ha competenze in nessuna disciplina, quindi non è più insegnante. La 104 del 92 infatti sta per subire un tagliando, ha appena detto il sottosegretario Faraone in una recente intervista su Repubblica.
Il contratto che prima regolava la mobilità, adesso è sostituito da un algoritmo bizzarro e crudele che, a caso spedisce gli insegnanti in posti non richiesti, senza tener conto delle tutele previste dal CCNI.
BASTA SOLDI ALLE SCUOLE PRIVATE
Ogni anno lo Stato regala milioni di euro alle scuole private. Un vero e proprio insulto ad un’istruzione pubblica in ginocchio a causa dei tagli e alle famiglie che ogni anno sono costrette a sborsare cifre spropositate.
SALARIO E DIRITTI PER GLI STUDENTI IN ALTERNANZA
L’alternanza scuola – lavoro, invece che combattere la disoccupazione giovanile, trasforma in manodopera a costo zero e dequalificata per le imprese. Lottiamo per una giusta paga, limiti orari e tutele in alternanza, per avere garanzie sul nostro futuro. Vogliamo che si insegni il lavoro, non la precarietà!
UN PIANO SULL’EDILIZIA SCOLASTICA
Una scuola su cinque presenta lesioni strutturali che richiedono un intervento immediato. Mentre i crolli aumentano il Governo stanzia cifre assolutamente insufficienti per piccoli interventi di manutenzione. Serve un piano pluriennale di almeno 10 miliardi per mettere in sicurezza le strutture.
I PSP Saranno presenti nelle seguenti piazze: Bologna, Lamezia, Cosenza, Reggio Calabria, Roma, Napoli