Si smentisce categoricamente ogni correlazione del terremoto 5.7 di poco fa con il Marsili: infatti la profondità dell’ipocentro (474 km) del sisma è completamente incompatibile con la profondità del Marsili (3.5 km circa) che, in ogni caso, è soggetto ad altri processi geodinamici. La profondità molto elevata dell’ipocentro ha fatto si che, nonostante l’elevata magnitudo (5.7) – simile al terremoto di Macerata – per la grande distanza percorsa dalle onde sismiche il sisma sia arrivato in superficie perdendo energia, quindi senza produrre danni. Inoltre il fatto che il sisma sia stato sentito in gran parte della regione, è dovuto alla notevole profondità dell’ipocentro: più l’ipocentro è profondo e più il sisma si risente su aree molto vaste, pur con minore energia; più l’ipocentro è superficiale e più il sisma si risente su aree molto ristrette con forte energia. Per evitare di creare allarmismi e lo sviluppo virale di false notizie sul web, si invita a verificare l’attendibilità delle fonti delle notizie. Si coglie l’occasione per ricordare non si può prevedere quando i terremoti si verificheranno, ma che siamo certi in molte parti del mondo, come in gran parte dell’Italia, si verificheranno. L”unica difesa possibile è la prevenzione: i terremoti non uccidono, ma ad uccidere sono le case costruite male che crollano (Norcia docet).
Il dirigente della UOA Protezione Civile Calabria, Carlo Tansi
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