La “Sagra dello stocco”, organizzata dalla Proloco, è ben riuscita in quanto stoccafisso gradevolmente cucinato; e, a occhio, per notevole numero di affluenti. Carente invece l’intrattenimento, per non dire assente del tutto. Anche in questa evenienza, sarebbero state necessarie idee, che non sono venute a mente, e nemmeno sono state chieste a chi magari ne avrebbe avute.
Carente del resto è tutto quello che viene presentato come programma di Soverato, ma è solo una lista “à la carte”, come mi è stato confermato da fonte autorevole proprio tra uno stocco e l’altro. Io ho il sospetto che si sia tenuta una riunione tra quattro amici al bar, senza coinvolgere nessun altro.
Fu così che Note tra le onde, manifestazione che negli anni ebbe un suo fascino di musica classica, è diventata una strimpellata con uno che di canoro aveva solo il cognome. E anche Filmare, vero che ha attratto gente per l’attore presente, e che poi ha parlato con stile; ma prima ci siamo dovuti sorbire logorree autocelebrative in pesante italiese. Non parliamo di altre cosette di fronte a chi era lì solo per prendere il fresco.
Programma, in conclusione, non significa una sommatoria eventuale di chiunque voglia fare qualunque cosa; significa una logica, un’idea. E, in questo 2023, non è il nostro caso.
E ognuno per conto suo, come si nota benissimo dalle assenze evidentemente fatte apposta.
Rifatevi gli occhi, e le orecchie, con l’Alba del 9.
Ulderico Nisticò