A prosecuzione del progetto “Gentle Teaching” del programma Erasmus+ co-finanziato dalla Comunità Europea, dal 25 al 27 settembre si è svolto nell’istituto Escola Vida Montserrat ACIDH di Barcellona il quarto incontro transnazionale. Il progetto si basa sull’uso del metodo Gentle Teaching, un approccio per facilitare il percorso educativo di studenti con disabilità, DSA e BES. Tematiche molto sentite e da sempre trattate nell’Istituto Malafarina grazie alla sensibilità e all’attenzione che dimostra il Dirigente Domenico A. Servello.
“Una delle finalità del programma Erasmus+, sostiene la coordinatrice del team operante nell’Istituto, Savina Moniaci, è proprio quella di promuovere l’inclusione. Il progetto Gentle Teaching ci ha consentito di avviare iniziative di confronto sulle metodologie didattiche e sui programmi di inserimento nel mondo del lavoro per i soggetti svantaggiati, come è avvenuto nel corso del Gentle Day, svoltosi lo scorso 22 maggio che ha visto la partecipazione di esponenti dell’Agenzia Nazionale Erasmus+, di rappresentanti del Dipartimento di Inclusione dell’Università della Calabria e del Direttore dell’Unità Dipartimentale NPIA”.
Il benvenuto della Dirigente della scuola, Judith Reig Fito, ha avviato i lavori del meeting del partenariato strategico. L’ITT Malafarina è stato rappresentato dalla professoressa Sandra Macrina, la scuola coordinatrice tedesca dalla Dr.Renate Menges e la delegazione gallese da Cath Tucker. Durante l’incontro i partecipanti si sono confrontati sulle attività svolte nelle due annualità precedenti e hanno proposto iniziative per raggiungere gli obiettivi finali nella terza annualità prevista che vedrà, nel marzo prossimo, in Germania la nomina degli ambasciatori del “Gentle Teaching”.
Gli studenti spagnoli, insieme ai docenti Marta Molgosa and Raul Gomez, hanno presentato l’anteprima del fumetto: “Super Gentle Heroes”. Nello svolgimento delle attività previste merita citare la visita a Barceloneta e a San Pau Recinto Modernista. Quest’ultimo, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, è stato realizzato grazie ad un encomiabile gesto filantropico. Costruito per la comunità, è un luogo di accoglienza per le persone svantaggiate. Il “motto” con il quale si potrebbe sintetizzare la struttura è quello che vede inscindibilmente legati la salute fisica a quella spirituale del soggetto, tradotto sia in termini medico-scientifico che in termini architettonici.