Dopo diversi anni di lavorazione è stato finalmente completato il film che la regista veneta Imelda Bonato ha voluto dedicare a “Badolato amata terra mia tra cielo e mare”, un medio-metraggio di 66 minuti per descrivere un borgo che stava per morire di spopolamento e che la solidarietà locale ed internazionale sta facendo rivivere, salvando anche i valori tradizionali tipici di un paese calabrese.
La presentazione ufficiale, in anteprima nazionale, è avvenuta martedì sera 27 agosto 2019 all’Agriturismo Zangarsa, su invito riservato alle autorità locali, ai giornalisti di zona, alle persone che compaiono nel film, ai collaboratori e a persone del settore. La proiezione per il grande pubblico avverrà alle ore 21 giovedì 29 nei pressi di Piazza Castello al borgo.
Alla notizia della pubblicazione di questo tanto atteso undicesimo film, l’Università delle Generazioni ha deciso di assegnare alla settantasettenne regista Imelda Bonato il “Gran Premio delle Generazioni” alla brillante carriera, durante la quale ha ricevuto premi e riconoscimenti, non ultimo (qualche anno fa) quello del regista Vittorio De Seta, considerato il più grande documentarista italiano. Ad annunciare il conseguimento di tale Premio è stata la relatrice Clara Giannuzzi che si è soffermata sul valore umanistico e sociale dell’Opera omnia della film-maker veneta.
Come documentano le foto di Mimmo Samà, alla presenza del gran numero di invitati e di una folta delegazione di parenti ed amici della regista provenienti da varie città del centro-nord Italia, Gerardo Mannello, sindaco di Badolato, tra tanto altro, ha ringraziato di vero cuore la signora Bonato ormai cittadina badolatese di fatto dopo 20 anni di assidua frequentazione del borgo, mentre l’altro oratore della serata, il prof. Vincenzo Squillacioti, direttore del periodico locale “La Radice”, dopo l’intervento di rito, ha letto il messaggio inviato dall’Amministrazione comunale di Noventa Vicentina all’autrice del film in presentazione. Così ha scritto la professoressa Barbara Candeo, vicesindaco ed assessore alla cultura della cittadina veneta:
“Rivolgo alla mia concittadina Imelda Bonato, all’Università delle Generazioni nonché alla cittadinanza di Badolato e alla Sua Amministrazione Comunale il mio personale saluto e quello di tutta l’Amministrazione del Comune di Noventa Vicentina che ho l’onore di rappresentare. Appresa con gioia la notizia del prestigioso riconoscimento culturale attribuitoLe col “Gran Premio delle Generazioni “, mi pregio di porgere alla signora Bonato le nostre più vive congratulazioni per il traguardo raggiunto, unitamente a profonda ammirazione per l’impegno civile e culturale da Lei espresso con poetico realismo nei numerosi corto e medio-metraggi realizzati nel corso della Sua carriera artistica. Orgogliosi di esserLe concittadini, ci auguriamo che Ella voglia presto onorarci della Sua persona a Noventa per un incontro e una rassegna cinematografica presso la nostra Università degli adulti”.
Prima della proiezione, alcuni autori delle musiche del film si sono prodotti in un piccolo concerto che ha contribuito a creare la giusta atmosfera, anche emotiva, dopo la discorsività della presentazione. La scrittrice Vittoria Leuzzi, badolatese di Firenze, aveva le lacrime agli occhi, come quasi tutti durante e a conclusione della proiezione. “Bellissimo … emozionante” – è riuscita a dire con un nodo alla gola – “La regista è riuscita a descrivere molto bene la vera storia umana e sociale del borgo e della sua gente. Si vede che ama davvero tanto questo paese!”
Chissà quale e quant’altra commozione e quante altre lacrime, visibili ed invisibili, ci saranno giovedì prossimo a Piazza Castello quando – si prevede – una folla oceanica ci sarà davanti allo schermo! Come poi vuole la prassi, è seguito un buffet che ha dato ai partecipanti pure la possibilità di commentare il film e di scambiarsi sensazioni ed emozioni.