E’ stata una simpatica presentazione quella promossa sul corso pedonale soveratese dalla libreria “Non ci resta che leggere” per il libro “Fili Interrotti” di Anna Maria Deodato, edito da Albatros. A dialogare con l’autrice la giornalista e avvocato Maria Anita Chiefari, che ha saputo intrecciare un dialogo piacevole, stimolando la Deodato a raccontare la sua opera.
Un romanzo che prende spunto da una storia realmente accaduta in Calabria, la storia di Giuseppe che ancora giovane scopre di essere malato di leucemia, ma riesce comunque a vivere la quotidianità e ad alimentare le sue passioni.
“Andando avanti nella scrittura – sottolinea l’autrice – l’idea iniziale si è arricchita e dalla storia principale sono nati racconti di altre vite che si intrecciano con la storia del protagonista, episodi che riguardano personaggi diversi, a volte veri a volte inventati, accadimenti che mi sono stati raccontati e fatti a cui io stessa ho assistito”.
Alla domanda della Chiefari perché il titolo Fili Interrotti l’autrice risponde “perché le persone si incontrano, si amano, si cercano e poi capita che i legami si interrompono. Nella vita nascono relazioni di diversa natura, storie d’amore e di amicizia, che poi purtroppo si spezzano. L’interruzione diventa irreversibile nel caso in cui si debba affrontare la morte di una persona cara, la perdita è imposta, lacera l’anima e strappa alla radice i “fili” affettivi lasciando spazio solo al dolore”.
Successivamente, la conversazione si è concentrata sull’elemento fede e amore in Giuseppe. “La fede- come spiega l’autrice – inizialmente legata alla speranza, fede come rifugio e possibilità di sfuggire alla paura e al senso di smarrimento che segue la scoperta della malattia, l’incontro con un frate lo aiuta ad andare avanti nel cammino di fede e sostenuto nell’affrontare con coraggio la lotta con il cancro. L’amore e gli affetti – conclude – sono stati determinanti nella vita di Giuseppe, in particolare l’amore per Miriam che ha affrontato insieme a lui la malattia standogli accanto e amandolo”.
La scrittrice, che ha scelto Soverato per questa sua prima presentazione del libro perché luogo in cui Giuseppe ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, prossimamente sarà impegnata nella pubblicazione di una silloge poetica, una raccolta di racconti, la continuazione del libro di narrativa per bambini “Le avventure di Balù” e un altro romanzo.
La copertina del libro è stata curata dall’artista Chiara Tripodi con Percorsi infranti. La serata è stata arricchita dalla proiezione dei video dal titolo “Il ritorno al borgo” e “Il viaggio in Guatemala”. Presente all’iniziativa lo scrittore e poeta Gaetano Catalani che è coautore del libro “Le avventure di Balù”.
Rosanna Paravati