Nella prima giornata di incontri promossi dall’associazione culturale JUMP, all’interno dell’Euro.Soul Festival 2018 giunto alla sua IV edizione, il tema scelto è stato il patrimonio dialettale. All’interno di questo programma è rientra la presentazione del libro “Il paese dei pazzi” del Prof. Pino Vitaliano, edito da MonteCovello. A fare da cornice ai veloci scambi di battute tra l’autore e il giornalista Pietro Melia, nel pomeriggio del 9 maggio, è stata la libreria Incontro di Soverato. Nelle parole di Melia, quelle di Vitaliano sono <<storie in pillole, verità arricchite dall’immaginazione>>.
Un romanzo che nasce intorno al manicomio di Girifalco, il paese dei pazzi, appunto. Un paese che è sempre stato pronto ad accogliere il diverso, come se la follia facesse parte della cultura. Al ritmo delle domande del giornalista, l’autore racconta l’origine di molti episodi descritti tra le pagine, i cui protagonisti sono tutti personaggi realmente esistiti, perché le cartelle cliniche raccontato storie incredibili. Ricorda Pietro Daniele, l’esperienza di Pagine Bianche, il pregiudizio della razza maledetta, il rapporto con il padre e commenta ironicamente che a Girifalco si era già pazzi prima ancora che arrivasse il manicomio. <<Un diario della tua vita attraverso aneddoti e tradizioni>> interviene a questo punto Melia.
Pino Vitaliano insiste molto sulla necessità che i girifalcesi, e i calabresi in generale, imparino a conoscere la storia delle proprie origini, delle proprie radici e suggerisce come la lettura del romanzo sia un ottimo modo per iniziare a farlo. Sul finale interviene l’editore Ziparo che definisce Vitaliano un grande autore, uno dei migliori che la casa editrice abbia mai avuto e crede che il libro meriti il dovuto successo di pubblico. Con un augurio conclude l’incontro Pietro Melia, sperando che l’autore diventi <<profeta in patria>>.
Floriana Ciccaglioni