Sono entrambi indagati per rifiuto d’atti d’ufficio. Il consigliere regionale (ed ex sindaco di Soverato) Ernesto Alecci e l’attuale primo cittadino del Comune Daniele Vacca, nella loro qualità di sindaci, avrebbero omesso di provvedere ai lavori di somma urgenza per la chiusura e messa in sicurezza dell’argine del torrente Beltrame nonostante la Regione Calabria abbia indirizzato all’ente due note di diffida a luglio ed agosto 2021.
Sono indagati anche l’ingegnere Leonardo Taverniti, direttore dei lavori, e Rosa Rossi in qualità di amministratrice e legale rappresentante della Osfe sas con sede a Cetraro, appaltatrice del Comune di Soverato dell’opera di costruzione dell’argine del torrente Beltrame.
Nei confronti dei primi due politici si ipotizza il reato di rifiuto di atti di ufficio, gli altri due professionisti devono rispondere di violazione colposa di doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro, disposto nel corso di un procedimento penale o dall’autorità amministrativa.
Il pm Domenico Assumma ha chiesto il sequestro preventivo dell’area comprendente il letto del torrente Beltrame, del varco e dell’area demaniale adiacente al varco stesso, fino al confine con le proprietà private e le attività demaniali esercitate in concessione, presenti a ridosso della costa, nei pressi della foce del torrente. Il gip però ha rigettato con propria ordinanza, già appellata dal pubblico ministero davanti ai giudici del Riesame di Catanzaro.