Per i Vigili del Fuoco della Calabria il 2018 inizia con una “dieta forzata“


Massimo Conforti

  La scrivente Segreteria Regionale CONAPO della Calabria, con il nuovo contratto sottoscritto dalla nostra Amministrazione centrale inerente “ MENSA OBBLIGATORIA DI SERVIZIO TRIENNIO 2018/2020 sta portando a termine un vero e proprio “piano di smantellamento” del servizio mensa che ha visto i primi esiti negativi già da giorno 01/01/2018 – è quanto denuncia Massimo CONFORTI per la segreteria Regionale CONAPO Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco -quando tutti i vigili del fuoco della Calabria e di altre Regioni, in servizio per la tutela della sicurezza dei cittadini, hanno dovuto sottostare ad una “ dieta forzata “ a causa del pasto veicolato, consegnato freddo ed immangiabile a causa delle marcate distanze kilometriche delle Sedi dal luogo del confezionamento, il tutto  mentre i nostri alti Dirigenti festeggiavano tranquillamente come sarebbe stato giusto per tutti.
         È evidente che il servizio mensa è da sempre un diritto riconosciuto ai Vigili del Fuoco specie in virtù della turnazione di servizio applicata dal C.C.N.L.; di conseguenza, le scelte attorno a tale servizio devono essere attentamente ponderate alla luce delle esigenze del personale e non solo nell’ottica del risparmio della spesa. La decisione di modificare il servizio mensa, prediligendo modalità di somministrazione dei pasti assai discutibili quali il “buono pasto” o il “catering veicolato”, è uno dei passaggi voluti dal Dipartimento per raggiungere proprio l’obiettivo del risparmio di gestione.

         Da premettere inoltre – continua CONFORTI – che la soluzione del “catering veicolato” necessariamente andava regolamentata in termini di rispetto dei vigenti parametri di legge a riguardo di modalità di confezionamento, trasporto, temperatura ecc..

         Il problema mensa non è altro che l’ennesima dimostrazione di come l’attuale Dirigenza del Corpo nazionale sia orientata principalmente a perseguire obiettivi di bilancio piuttosto che concentrarsi su sicurezza, soccorso e salvaguardia a tutto tondo dei Vigili del Fuoco la cui attività è garantire piena tutela e sicurezza dei cittadini e del Paese.

         Come è noto, di norma, il personale operativo dei Vigili del fuoco svolge turni di servizio continuativi di almeno 12 ore nei quali è impiegato in interventi di soccorso, spesso per ore, con accumulo di fatica e stress psicofisico a qualsiasi ora, compresi ovviamente i canonici orari dei pasti. In ragione di ciò, è evidente che il servizio mensa dei Vigili del fuoco non può essere paragonato a quello di nessun altro dipendente pubblico! Da sempre il CONAPO sostiene la necessita di garantire in ogni sede di servizio una mensa che garantisca un pasto caldo atto a fornire l’adeguato apporto calorico, in linea con la cultura e l’igiene alimentare e, soprattutto, con il fabbisogno nutrizionale dei Vigili del Fuoco..

         Tutto ciò porta inesorabilmente a credere che la Dirigenza del Corpo nazionale non abbia le idee chiare sulle necessità dei Vigili del Fuoco e conosca la realtà del personale solo sotto un punto di vista formale. L’idea di smantellare le cucine delle sedi di servizio, per sostituirle con il cosiddetto “catering veicolato” tramite pasti refrigerati o con il “buono pasto” al solo fine di ottenere un risparmio economico è totalmente incompatibile con il servizio dei Vigili del Fuoco che hanno esigenze totalmente diverse dagli altri dipendenti.

         Di fatto, in tal modo, si rischia di arrecare ulteriori problemi al personale  già impiegato in attività di soccorso non preventivate ne preventivabili “privandolo” di un pasto caldo, si creeranno ulteriori difficoltà per i Vigili che tra un intervento e l’altro dovrebbero riscaldarsi il pasto e tutto ciò a potenziale pregiudizio dei colleghi e dei loro servizi resi ai cittadini e al Paese. 

        Con tale riorganizzazione del servizio mensa rischiano di sparire tali garanzie nutrizionali oltreché di crearsi ulteriori problemi logistici e gestionali al personale che spesso si troverebbe costretto a lasciare nel piatto il pasto per rispondere alla chiamata d’intervento per poi finire di consumarlo appena possibile.

        Un approccio inaccettabile che lascia trasparire la scarsa attenzione della Dirigenza nei confronti dei Vigili del Fuoco e delle relative problematiche lavorative. Un conto è risparmiare, un conto è raggiungere il risparmio mettendo potenzialmente a rischio i Vigili del Fuoco e, di conseguenza, il loro operato a tutela dei cittadini e del Paese tutto!

          Inoltre tenuto conto che nei distaccamenti sono presenti sempre non più di cinque unità permanenti,nel momento in cui la squadra risulta fuori per intervento,la sede viene di conseguenza chiusa,pertanto la consegna dei pasti non può essere espletata.

          La nostra Organizzazione Sindacale CONAPO per queste motivazioni ha indetto giorno 23/12/2017 uno stato di agitazione Regionale per far sentire la voce di chi veramente lavora all’ Amministrazione Centrale.


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