I finanzieri del comando provinciale di Lodi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip nei confronti di un dipendente pubblico che, risultando assente dal lavoro da oltre 5 anni in forza di certificati medici falsi, ha percepito indebitamente la retribuzione per circa 108.000 euro. L’uomo, un calabrese di 48 anni residente nel Lodigiano, è finito agli arresti domiciliari.
In particolare, le indagini hanno portato ad accertare che l’uomo, bidello in istituto lodigiano – era ininterrottamente assente dal lavoro, quantomeno dal 2018, sulla base di certificazioni mediche risultate fasulle, che gli hanno consentito di continuare a percepire per intero la retribuzione, calcolata in circa 108.000 euro per il periodo oggetto.
Il 48enne è stato denunciato per falso in atto pubblico commesso dal privato, false attestazioni e certificazioni che giustificano l’assenza del pubblico dipendente dal servizio e truffa aggravata ai danni di un Ente Pubblico.
Nei suoi confronti erano già state svolte indagini della Guardia di Finanza di Lodi in relazione all’indebita percezione di assegni di invalidità civile. Quell’importo era stato sequestrato nel 2022.