Ha fatto discutere, scatenando non poca meraviglia, la storia della professoressa destituita dall’insegnamento a causa del suo assenteismo, molto prolungato: assente per vent’anni su ventiquattro di servizio. Cinzia Paolina De Lio, docente di Storia e Filosofia, classe ‘57, originaria di Reggio Calabria, ha insegnato a Chioggia, in provincia di Venezia, e di Trieste, perfino nella Scuola allievi della polizia.
Ha perso la cattedra per via della sentenza della Cassazione che la definisce non idonea alla professione. Solo nei quattro mesi continuativi in cui ha insegnato, tra «casuale assegnazione dei voti» e «disattenzione» ha scatenato una ispezione del ministero che ha definito i suoi metodi «incompatibili con l’insegnamento».
Repubblica, dopo il clamore della sentenza, l’ha contattata, per chiederle una replica. «Scusate, ma ora sono al mare», avrebbe risposto. «Ricostruirò la Verità dei fatti di questa vicenda assolutamente unica e surreale», assicura De Lio, precisando che vuole «gestire personalmente l’aspetto mediatico della vicenda» in quanto giornalista pubblicista, oltre che «diplomata in pianoforte, tre lauree, specializzata in nuove tecnologie e autonomia scolastica», con «perfezionamento in criminologia, pet therapy, storia della medicina, parassitologia del territorio, disturbi specifici dell’apprendimento, igiene mentale dell’adolescenza».
Contattata da Repubblica aggiunge: «Non rispondo a domandine di giornalisti buttate qua e là che non renderebbero giustizia all’affermazione della Verità in merito alla mia vicenda, unica in senso assoluto. Sono disponibile, ovviamente, a trasmettere ai colleghi che me lo chiederanno atti e documenti utili». (Open.it)