Sembra lo scenario di una fiaba: il castello, le luci colorate che lo illuminano, un cielo stellato come solo la Calabria sa regalare, una piazza gremita e silenziosa diventata per una notte un teatro all’aperto. Poi, alle 21.30, l’ enorme palco ai piedi del castello si anima di elegantissimi musicisti sbucati dal nulla, di luci che li inquadrano ad uno ad uno, fino a centrare lui, il Maestro, il grande Paolo Conte, arrivato in riva allo stretto per l’unico concerto al Sud del suo ”International Tour 2016/2017” che lo sta portando nelle principali città d’Europa. La scena da fiaba c’è, la colonna sonora sta per partire.
Basta uno sguardo verso la platea, per accendere subito il feeling mai interrotto con il suo pubblico arrivato da tutto il Sud. E’ Ratafià, brano tratto da Aguaplano del 1987 a far partire il concerto: “Passa la vita, come una señorita, de amor, apre il ventaglio e mette a repentaglio i cuor…”. E il ventaglio delle emozioni, che solo Conte è capace di trasmettere a chi lo ama, comincia a soffiare forte in una splendida notte di musica e suggestioni, da incorniciare. A far esplodere sin dall’inizio l’entusiasmo, arriva subito dopo “Sotto le stelle del jazz”, un autentico hit mondiale, amato in Francia come in Spagna o Austria e Germania, che ha accompagnato i sogni e le passioni di varie generazioni, saldando un vincolo indissolubile tra la musica d’autore e il jazz, in una sorta di originalissima contaminazione di cui Conte si è reso il più acclamato e riconosciuto interprete sia dal pubblico sia dalla critica.
“Pochi capivano il jazz, troppe cravatte sbagliate…”, dice il brano, ma in questa serata reggina, non c’è nulla di sbagliato ed anche “le donne che odiavano il jazz”, senza che se ne capisse il motivo, cantano ed applaudono. Il motivo c’è: il concerto è straordinario. Scivola via veloce, brano su brano, come l’onda di uno dei suoi più celebri successi che accarezza tutti, con il suo fluido magico di musica e parole, impreziosito dalla una voce unica e inimitabile e da un’eleganza di gesti che lo hanno reso uno dei musicisti più amati della storia della canzone d’autore italiana a livello internazionale.
Una dietro l’altra, arrivano molte delle perle della sua ricchissima discografia, da “Snob”, che ha dato il titolo al suo ultimo album, alla storica “Via con me”, salutata da un boato e da una standing ovation. E ancora “Tropical”, “Dancing”, “Diavolo Rosso”, la soffice e ovattata “Le chic et le charme”, che ha creato l’atmosfera francese a lui tanto cara. A tratti, dietro al suo pianoforte personale che lo accompagna ovunque, in altri in piedi, a volersi quasi godere l’abbraccio del suo pubblico, un Conte in grandissima forma ha regalato uno dei suoi concerti più belli ed emozionanti, fino ai bis finali e al congedo con la riesecuzione di “Via con me”.
Al termine, mentre già i tecnici cominciavano a smontare e si riaccendevano le luci della piazza, tutti ancora in piedi ad applaudire, canticchiando quel “Via via vieni via con me…” con cui, magicamente, Conte a fine serata si porta realmente tutti con sé, nel suo mondo fantastico, magari in attesa di un nuovo concerto da vivere e custodire tra i ricordi più belli.
“Un concerto del Maestro Paolo Conte – ha detto il promoter Ruggero Pegna, presentando la serata insieme all’assessore comunale alla Cultura Patrizia Nardi – è sempre stato uno degli eventi esclusivi, proposti in Calabria dalla mia rassegna, che di più mi sono rimasti nel cuore, un concerto da brividi, capace di trasmettermi e lasciarmi sensazioni indescrivibili.”.
Così è stato anche in questa notte di fine luglio di un’estate che, a Reggio, ha scritto una nuova pagina di grande e, forse, irripetibile musica dal vivo in Calabria.
L’evento s’inquadrava nella trentesima edizione di “Fatti di Musica”, la rassegna del miglior live d’autore organizzata da Ruggero Pegna, in collaborazione con “Alziamo il Sipario”, il progetto di eventi culturali ideato dall’Assessore Nardi.
Perfetta l’organizzazione, in una location bellissima, per un giorno teatro e non parcheggio di automobili. “Una piazza – come hanno ribadito la Nardi e Pegna, visibilmente commosso a fine concerto – teatro naturale e ideale per eventi di altissimo livello artistico-culturale, capaci di promuovere la Calabria migliore, positiva e ricca di cose belle!”.