Ora vediamo che fa, san Mario Draghi il Miracoloso


Mentre, in verità distrattamente e altro pensando, seguivo in tv la fiducia, la cosa che ho capito di meno sono stati gli applausi scroscianti ogni volta che Draghi diceva una cosa qualsiasi, e spesso delle scontatissime banalità. Ho un’interpretazione psicoanalitica, con il vecchio adagio “Se devi dire una bugia, dilla grossa”. A parte LeU e la Bonino, non credo ci sia un solo parlamentare sinceramente felice di trovarsi in una maggioranza di tutti in barca; e allora, per scaricarsi il magone, recitano la parte dei buoni fanciulli, e fingono persino entusiasmo, anzi di essere nati ieri; e, naturalmente, dichiarano amor di Patria, mai tanto amata, la Patria, come in questi ultimi due giorni. Vediamo quanto dura?

Intanto, ad essere precisi, non sono tutti. Al senato davano una maggioranza di poco meno di 300, e furono solo 260. Dove sono finiti, gli altri, a parte i Fratelli d’Italia che esplicitamente lo dicono? Hanno detto no parecchi 5 stelle, tra cui Morra; e Toninelli prima ha ingiuriato a sangue Draghi, poi lo ha votato; mentre Paragone lo ha ingiuriato nel midollo, e non votato.

Il fatto politico è che l’appello improvvisamente catastrofistico di Mattarella non ha raggiunto tutti i parlamentari, ma appena quasi tutti i segretari di partito; e anche quelli tipo pillola della pressione da pigliare per forza. Non è esattamente la stessa cosa.

Per esempio, detto fatto, e se ne va dalla Lega l’europarlamentare Sofo, eletto nel Meridione: e la cosa ha un certo significato. Chissà quanti altri leghisti stanno dubitando della bella pensata di Salvini di civettare con la Lamorgese? Ragazzi, qui delle due è l’una: o si elimina il Machiavelli dai programmi scolastici, o lo si affida obbligatoriamente a professori che lo sappiano spiegare a modo. Non faccio nomi.

E anche qualche pidino sincero, non so se volentieri trangugia il rospo di stare in maggioranza con Salvini e Berlusconi. Vediamo al primo scoglio, dove va la barca con quasi tutti sopra, e se il “piloto drizza l’altenna” o morirà tra gli applausi, lui e l’equipaggio e i passeggeri, cioè noi!

Però, e per onestà e tipo pillola, anche a Draghi dobbiamo concedere i cento giorni di attesa; a giugno, cominciamo a tirare le somme.

Tra oggi e giugno ci sono… o ci sarebbero le regionali calabresi. Secondo me, rinviano con la solita scusa del covid; ma fingiamo che si voti.

Il cdx, diviso a Roma, dovrebbe restare unito a Catanzaro: boh? Se va così, Berlusconi indica R. Occhiuto. Non lo possono fare sottosegretario, che è meglio?

La sx annaspa, disperatamente sperando in Irto Carneade. Vuole fare un passo indietro, però, quindi staranno pensando a qualche altro Callipo: con gli stessi risultati di un anni fa.

Tansi andrà in giro a raccattare voti per De Magistris, che ha al seguito Lucano e Pino Aprile. Da solo, Tansi all’8% ce la faceva per consigliere; con quegli altri, si aspetti piogge di applausi tipo oggi Draghi, e tanti miei amici a gridare Mimmo Mimmo, ma voti niente. Li conosco bene, i lettori di Pino Aprile: si commuovono, ma mica ci credono che eravamo ricchissimi e i cattivoni hanno fatto un genocidio, e ora ci devono ripagare!!! Ahahahahahahahah.

Intanto Longo, tirando fuori l’anima di poliziotto che sonnecchia sotto il mite burocrate, non approva il pessimo bilancio della sanità di Reggio con tre miliardi di buco: i commissari prima di lui guardavano la Fata Morgana? E i politicanti? Bravo, Longo.

Ulderico Nisticò