«All’inizio del mio mandato alla guida della Regione, poco più di due anni fa, ho posto al centro dell’agenda di governo la tutela del nostro ambiente forestale e marino, dialogando innanzitutto con la magistratura e con le forze dell’ordine, che hanno un ruolo determinante nel contrasto ai reati ambientali».
Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, a seguito dell’operazione riguardante la gestione illecita dei depuratori in Calabria denominata “Scirocco” che ha condotto stamane all’arresto di 17 persone e al sequestro di 10 milioni di euro.
«L’ho fatto perché ritenevo il quadro generale estremamente degradato e abbandonato, dopo decenni di incuria anche da parte di chi avrebbe avuto il dovere di amministrare il proprio territorio con attenzione e serietà – ha continuato Occhiuto -. Le inchieste che si stanno moltiplicando in Calabria confermano quanto effettivamente grave sia il fenomeno relativo ai reati ambientali nei nostri territori. L’indagine messa in luce oggi riguarda l’inquinamento determinato dall’illecita gestione di diversi impianti di depurazione al servizio dei Comuni. Ringrazio anche a nome di tutti i calabresi i carabinieri del Comando Tutela Ambientale e Sicurezza Energetica e del Comando per la Tutela Forestale e dei Parchi, per la straordinaria azione investigativa messa in atto».
«La mia Giunta continuerà incessantemente a vigilare e a investire sul miglioramento del sistema depurativo dei nostri Comuni, così come sulla tutela complessiva del nostro patrimonio naturale che – come ho spesso sottolineato – costituisce la più grande ricchezza della Calabria», conclude il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.