Dopo l’interdizione del management di “Villa Sant’Anna”, la struttura privata di eccellenza nel settore della cardiochirurgia, è stata eseguita una nuova misura interdittiva nei confronti di un pubblico ufficiale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Secondo le indagini del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro, infatti, avrebbe omesso di attivare i controlli in fase di accreditamento della struttura.
Il provvedimento è stato notificato a Domenico De Fazio, dirigente medico, attualmente in servizio al distretto Asp di Soverato, che ricopriva all’epoca dei fatti l’incarico di presidente della commissione aziendale di accreditamento delle strutture sanitarie private.
L’operazione “Cuore matto” ha svelato una serie di falsi ricoveri tra il 2013 e il 2019 per percepire rimborsi dal servizio sanitario regionale per una somma pari a 10,5 milioni di euro, possibile proprio grazie anche a oltre mille falsi ricoveri in terapia intensiva coronarica.
L’inchiesta ha consentito di notificare l’interdizione di dodici mesi per il management della casa di cura e di sequestrare 10,5 milioni di euro. Secondo il nuovo provvedimento notificato al dirigente Asp, la commissione da lui presieduta aveva, tra l’altro, il compito di verificare che la clinica privata “Villa S. Anna” avesse mantenuto i requisiti “organizzativi, strutturali e tecnologici” per l’accreditamento, ma nel 2017 senza alcun valido motivo avrebbe limitato tali verifiche ai soli requisiti “organizzativi”, realizzando di fatto un controllo di natura meramente documentale. Per tale ragione, in accoglimento della richiesta della Procura di Catanzaro, il giudice per le indagini preliminari Gaia Sorrentino, dopo aver sottoposto De Fazio a interrogatorio, ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza cautelare che dispone la misura di “interdizione dai pubblici uffici, con riferimento al conferimento di incarichi pubblici relativi alle funzioni di valutatore regionale per il sistema di accreditamento, nonché per l’attività di vigilanza e controllo in seno all’unità operativa di igiene e sanità pubblica presso il dipartimento di prevenzione”, per una durata di tre mesi.
L’ordinanza è stata eseguita dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Catanzaro, su ordine dei sostituti procuratori Vito Valerio e Chiara Bonfadini, con il coordinamento del procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e sotto la direzione del procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri.