Immettevano sul mercato materiale elettrico contraffatto, fedele riproduzione di quello prodotto da una nota industria italiana del settore. E’ quanto accaduto a Lamezia nell’operazione denominata “Corto Circuito” che ha coinvolto più commercianti, tutti cittadini cinesi.
Il bilancio dell’operazione condotta dal nucleo mobile della Guardia di Finanza di Lamezia guidata dal tenente colonnello Fabio Bianco, ha portato al sequestro di 28.970 oggetti contraffatti (tra interruttori, prese elettriche e tv, “placche” di varie dimensioni e colore, ecc.).
Sono state inoltre denunciate penalmente quattro persone, titolari delle attività commerciali presso le quali venivano commerciati illecitamente i prodotti, ubicate tra il circondario di Lamezia Terme e la città di Catanzaro.
L’articolata attività ha avuto origine da un’ordinaria attività info investigativa, svolta dai militari del corpo, i quali, fingendosi avventori di esercizi commerciali, hanno ispezionato in maniera occulta la merce esposta nei negozi al fine di individuare eventuali illeciti commerciali.
In questo caso, l’attenzione dei militari era attirata, fra l’altro, proprio dal materiale elettrico incriminato che costituiva la fedele riproduzione di quello commerciato da notoria azienda italiana.
Dopo aver immediatamente chiesto e ottenuto una perizia speditiva su tali materiali, veniva confermava la contraffazione e, quindi, è stata predisposta l’operazione illustrata, che ha portato al sequestro della merce ed alla denuncia dei responsabili. Se immessi sul mercato, i predetti beni avrebbero fruttato un ricavo stimato in circa 87.000 euro.