Regge anche in appello l’impianto accusatorio dell’operazione All Inclusive condotta dalla Squadra mobile di Catanzaro contro lo spaccio di stupefacenti nel capoluogo. I giudici della Corte d’appello, questo pomeriggio, hanno confermato la sentenza emessa dal gup Pietro Scuteri per i sei indagati che avevano chiesto e ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato. La corte ha ridotto la pena solo nei confronti di Massimo Fazio condannato a 1 anno e 8 mesi (in primo grado gli erano stati inflitti 2 anni e 5 mesi). Condanne confermate per Stefano Sestito a 8 anni 4 mesi e 20 giorni; Alessio Melina a 4 anni 4 mesi e 10 giorni; Lorenzo Merante a 3 anni 1 mese e 10 giorni; Giuseppe Tolomeo a 2 anni e 20 giorni; Fabio Valentino a 3 anni e 8 mesi. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Giuseppe Fonte, Antonio Lomonaco, Antonio Rania e Nicola Tavano. L’operazione era scattata il 24 febbraio 2014 con l’arresto di 23 persone. L’inchiesta svelò la rete di spaccio che riforniva di stupefacenti la cosiddetta “Catanzaro bene”. Per gli altri indagati è ancora in corso il processo con rito ordinario.