Nuova tranche dell’operazione ‘Aemilia’. I carabinieri stanno eseguendo in Emilia-Romagna e Lombardia misure di custodia cautelare emesse su richiesta della Dda di Bologna nei confronti di nove persone, di cui tre esponenti della ‘Ndrangheta emiliana attiva tra Reggio Emilia, Parma, Piacenza e Modena e operante anche a Verona, Mantova e Cremona. E’ in corso inoltre un sequestro di società, beni e attività commerciali nella disponibilità diretta della cosca, per oltre 330 milioni.
Decine sono inoltre le perquisizioni in corso sul territorio nazionale, anche a carico di liberi professionisti. Tra gli arrestati, accusati di trasferimento fraudolento di valori e reimpiego in attività economiche di denaro, beni e altre utilità provento delle attività illecite della cosca, anche insospettabili prestanome. Al centro delle indagini, condotte dai carabinieri dei comandi provinciali di Modena e Parma, oltre che dal Ros di Roma, l’infiltrazione della ‘Ndrangheta emiliana, articolazione della cosca ‘Grande Aracri’ di Cutro (Crotone), nel tessuto economico nazionale e locale, attraverso la costituzione di varie società di capitali. Particolari sull’operazione in una conferenza stampa alle 10.30 nella Procura della Repubblica di Bologna.