La Feneal-Uil Calabria e la Fillea-Cgil Area Vasta CZ KR VV “si stringono con dolore, ed incondizionata vicinanza, alla famiglia di Giuseppe Tomaino, di San Pietro Apostolo, il lavoratore deceduto lo scorso sabato presso l’Ospedale di Catanzaro, dove era ricoverato da giorni, in seguito ad un infortunio sul lavoro le cui cause sono ancora in corso di accertamento da parte delle autorità competenti”.
I sindacati, in una nota, esprimono “piena solidarietà, inoltre, a tutti i colleghi di lavoro dello stabilimento Cal.Me. Spa di Marcellinara, per la grave e dolorosa perdita subita. Nella convinzione che gli investigatori e la magistratura saranno in grado in tempi celeri di chiarire i contorni dell’ennesimo evento drammatico, non possiamo esimerci dal sottolineare la necessità, da parte degli attori istituzionali interessati, di mettere al centro della propria azione ogni intervento utile a migliorare la qualità della vita lavorativa. Deve essere chiaro che tutte le risorse adoperate per la sicurezza sono un importante investimento. La battaglia per l’affermazione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è parte di una sfida più generale sui temi della Legalità, su cui è fondamentale esercitare una pressante azione di sensibilizzazione”.
Nel primo trimestre 2023, infatti, sono stati già 196 le lavoratrici ed i lavoratori che hanno perso la loro vita mentre si trovavano sul posto di lavoro per assicurare un’esistenza dignitosa alle proprie famiglie.
“La prevenzione – sottolinea Vittorio Vattini della Feneal Uil Calabria – come da tempo stiamo evidenziando attraverso la campagna nazionale Zero Morti sul Lavoro è l’unica arma che possiamo usare per ribaltare il paradigma attuale. Attraverso la conoscenza e la formazione si matura la sensibilità verso un tema che, spesso, viene trascurato dal mondo del lavoro”.
“Al Governo regionale chiediamo – dice Emanuele Scalzo (Fillea-Cgil Area Vasta) – di attivarsi con sollecitazione per convocare il Comitato regionale di coordinamento per la sicurezza nei luoghi di lavoro, i cui lavori, nonostante reiterate richieste, sono fermi oramai da diversi anni, con l’impegno di farlo diventare “permanente”, per poter affrontare con la massima responsabilità le criticità esistenti ed attuare le misure necessarie a frenare questa barbarie che continua senza sosta a mietere vittime una dopo l’altra. Infine chiamiamo lavoratrici e lavoratori a partecipare alla mobilitazione CGIL-CISL-UIL del prossimo 20 maggio, in piazza a Napoli, per una nuova Stagione dei Diritti e del Lavoro, dove i temi della sicurezza sul lavoro, e contro la piaga delle morti bianche, saranno di centrale rilevanza all’interno della piattaforma rivendicativa”.