“Allontanati e dimenticaci”: questa la perentoria minaccia rivolta dai sicari del pregiudicato Giuseppe Fabio Gioffre’ al bambino di dieci anni, figlio di una coppia di cittadini bulgari, testimone involontario dell’agguato mortale contro uno degli “emergenti” dell’omonima cosca di ‘Ndrangheta di Seminara.
I carabinieri del Comando provinciale sono riusciti a ricostruire lo scenario che ha portato all’omicidio di Gioffrè “ucciso, secondo gli inquirenti, da Domenico Fioramonte, originario di San Ferdinando, imprenditore olealicolo con interessi economici a Seminara”.
Fabio Giuseppe Gioffrè e Domenico Fioramonte avevano avuto una violenta lite dalla quale poi sarebbe scaturita la decisione di Domenico Fioramonte, accompagnato da una persona di cui ancora non si conosce l’identita’, di chiudere la partita assassinando Gioffrè.
I pallettoni sparati contro Gioffrè hanno raggiunto anche il bambino bulgaro di striscio, che si è salvato per miracolo.
I sicari, secondo la ricostruzione dei carabinieri, lo hanno risparmiato dopo avergli imposto di allontanarsi.