Fermo convalidato e applicazione della misura cautelare in carcere, davanti al gip Mario Santoemma la richiesta formulata dal sostituto procuratore Stefania Caldarelli a carico di Danilo Viscomi, 41 anni, presunto autore della coltellata mortale sferrata al cuore di Antonio Procopio, operaio di 38 anni.
L’indagato, affiancato dal difensore di fiducia, l’avvocato Alessandro Guerriero, è comparso ieri mattina davanti al giudice per difendersi dall’accusa di omicidio aggravato dai futili motivi legati al movente: un debito di poche decine di euro non saldato dalla vittima.
Ma Viscomi, seguendo una precisa strategia difensiva, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.
Al momento, dunque, resta questa la versione degli inquirenti, in attesa che l’indagato decida di parlare e fornire la propria, mentre a supportare la Procura c’è anche l’avvocato Antonio Lomonaco, nominato dalla famiglia della vittima.