O la borsa o la vita!


Quando davanti al Campidoglio un gruppo di manifestanti si riunì per denunciare i continui disservizi della Capitale, numerose testate giornalistiche di partito presero la palla al balzo per dare il colpo di grazia a Virginia Raggi e alla sua Giunta. Come se non bastasse, la “Sindaca”, per difendere un suo imprecisato modus operandi, pensò bene di attaccare i manifestanti suggerendo che si trattava solo di “Signore del Pd con borse firmate da mille euro“. Quando si tratta di donne, anche se in carriera, parlare di borse e di scarpe è quasi taboo e guai a offendere qualcuna di loro per la spesa che sotengono per comprale e per l’uso che fanno di questi grandissimi oggetti del desiderio.

Infatti, Alessia Morani, deputata del PD, sentitasi offesa (non si sa bene se per essere stata pubblicamente associata al PD oppure perché ha una borsa da mille euro), ha cercato, trovato e pubblicato una foto dove si vede la Raggi che, scendendo da una macchina, porge con la mano sinistra una busta al suo accompagnatore mentre con la destra regge una borsa che la Morani (e per la verità, altri suoi compagni) denuncia essere una Hermes del valore di circa novemila euro. Apriti cielo. Beccata, cara Virginia. L’hai fatta fuori dal vaso, stavolta. Predichi bene e razzoli male. Accusi e sei peggio delle accusate.

Che cosa ve lo dico a fare! Chiaramente anche in questo caso le più nobili testate giornalistiche on line hanno intinto il pane nella marmellata, denunciando da par loro le ipocrisie della prima donna romana come un male assoluto che va debellato alla radice e sbattuto in prima pagina, come ormai è moda fare dal 4 marzo ad oggi, il malefico grillino opportunista, ignorante e falso. Inoltre, per non farsi mancare nulla, la borsa in mano alla sindaca modificava il suo valore a seconda del giornale che ne dava la notizia fino a raggiungere i venticinque mila euro. Solo che c’è un “però”. Un “però” grande come una casa, ma il cui valore è ben più modesto di quello denunciato.

Qualche giorno dopo, il marito di Virginia, scende in campo e mostrando in un video la borsa che aveva in mano la moglie, spiega educatamente che non si trattava del tanto vituperato modello che molti sbandieravano su giornali e social, ma di una semplice borsa fatta a mano da un noto artigiano di Piazza di Spagna e il cui valore era di cento euro. Capito. Cento. Ben ottimilanovecento in meno di quella della Morani e ventiquattromilanovecento in meno di quella di molti giornali. Boom, ennesima figura di bip. La smania di voler beccare le deficenze degli avversari, espone gli oppositori PD, FI e compagnia rubando, a lanciarsi in strali senza preoccuparsi di verificarli e per imprimere nelle menti idiote una informazione che, se smentita male, rimane in auge con il chiasso generato dalle loro falsità.

Ecco perché l’altro giorno, mentre Virginia passeggiava indisturbata nel centro di Roma, un inconsapevole rapinatore, le si avvicina e le urla: “o la borsa o la vita”. La povera sindaca, ormai rassegnata, fa un sospiro e risponde: “vabbè, facciamo la vita… con quello che mi è costata la borsa…!!!”

Gianni Ianni Palarchio (Blog)


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