Costretto tra malapolitica e burocratizzazione “da taglio lineare” stà per lasciare ormai definitivamente i Cittadini calabresi il Diritto alla Salute. Ed è per questo che la Segreteria Provinciale del MSI-Fiamma Tricolore plaude convintamente all’iniziativa messa in campo da ieri dalla Amministrazione Comunale di Chiaravalle Centrale, con la partecipazione di una ventina di Sindaci di tutto il comprensorio, per ottenere immediate e concrete risposte alla annosa vicenda della reale e completa attivazione dei servizi previsti per la Casa della Salute previsti, oggi solo sulla carta, per l’ormai ex Presidio Ospedaliero della cittadina delle Preserre Catanzaresi, laddove esistono oggi solo una abbozzo di struttura radiologica e fisioterapica, qualche posto per i dializzati, una sala di primo intervento ed un presidio del 118, tutte molto “fragili” e con difficoltà operative, dovute soprattutto alla scarsità di personale medico e paramedico – clamoroso, in questa ottica, il caso relativo alla effettuazione di un esame “salvavita” e diffusissimo come la mammografia, dove esiste il macchinario ma non viene usato per mancanza dei tecnici preposti – al posto di quella che era stata storicamente, per esempio, una struttura di eccellenza per la neonatologia.
Da sempre al servizio dei Cittadini e delle Comunità il MSI-FT ha voluto portare la sua concreta solidarietà e vicinanza agli amministratori locali – che hanno voluto metterci la faccia, esempio raro nella nostra regione dove regna l’acquiescenza e la rassegnazione – portandosi nel pomeriggio in delegazione, guidata dal segretario provinciale Lorenzo Scarfone, presso la struttura dell’ex-San Biagio, dove il sindaco ed altri componenti l’Amministrazione comunale di Chiaravalle, assieme ad un gruppo di cittadini tra cui una rappresentanza di militanti locali di Fiamma, sono presenti con un presidio permanente in attesa di concrete risposte dai vertici regionali e dell’ASP di Catanzaro, di cui è stato notato l’assordante silenzio e l’assenza alla manifestazione pur essendo loro i due enti istituzionalmente preposti all’intervento ed alla risoluzione del problema.
La delegazione missina si è intrattenuta per qualche ora con i presenti acquisendo informazioni rispetto alla problematica e riservandosi di ritornare, nel corso del presidio che si prevede purtroppo dovrà prolungarsi per diverso tempo, atteso soprattutto la già citata assenza delle istituzioni preposte e la loro dimostrata trascuratezza nell’affrontare la problematica.
La segreteria provinciale del MSI-Ft auspica che analoghe iniziative siano intraprese dai rappresentanti della amministrazioni locali che gravitano attorno a strutture ospedaliere con problemi più o meno simili, e comunque che oggi vivono situazioni di forte criticità come, ad esempio quella di Soveria Mannelli, di Soverato e dello stesso Ospedale di Lamezia Terme pure, per ciascuno, considerate le dovute proporzioni e specificità.