Nota del gruppo di opposizione “Impegno e Solidarietà – Montepaone”


Ormai è noto a tutti che la squadra “Migliarese” ha difficoltà non trascurabili nel gestire il Comune. Non ci saremmo aspettati, però, che dopo quattro anni di amministrazione, nel bilancio, ci fossero lo stesso così tante crepe, intoppi, irregolarità ed illegittimità consumate nei due recenti Consigli Comunali riguardanti l’approvazione della manovra tariffaria, del Documento Unico di Programmazione e del bilancio di previsione per gli anni 2019/2021.
A cominciare dai costi del servizio idrico integrato e dalle relative tariffe non contabilizzate come per legge. Forti divergenze, inoltre, tra i coefficienti di calcolo richiamati nella delibera di approvazione del piano finanziario della tassa rifiuti (TARI) e quelli poi concretamente applicati.

Le regole di finanza pubblica appaiono ignorate se non addirittura eluse come nel caso della TARI (Tassa Rifiuti), numeri postati in bilancio con importi diversi da quelli poi indicati negli atti deliberati; errori tali da costringere l’Assessore al Bilancio (unico intervento in consiglio di cui si abbia memoria!), a presentare un “emendamento” nel tentativo ancora una volta “maldestro” di rettificare i dati di bilancio..

L’unica certezza che il bilancio porta con sé sono gli aumenti:
 Addizionale Irpef dallo 0,75% allo 0,8% , “vittime” pensionati e dipendenti,
 Costi della tassa rifiuti aumentati di oltre 60.000 euro, considerevolmente rispetto all’anno 2018
A questo punto ci chiediamo chi sono i beneficiari del sistema di raccolta differenziata ormai attivo da oltre un quinquennio.
Nell’uovo di Pasqua i montepaonesi troveranno bollette pesanti per cittadini e titolari di attività produttive.

Un bilancio costruito con numeri approssimativi e falsati (TARI – RECUPERO EVASIONE ICI – VIOLAZIONE CODICE DELLA STRADA (ben 187.000 euro a fronte di uno storico d’entrata di soli circa 2.000 euro), un bilancio che non solo tradisce il “contratto” con i cittadini ma espone l’amministrazione al rischio di subire richiami e sanzioni dagli organi preposti al controllo come già avvenuto con pesantissima nota della Corte dei Conti che ha già ravvisato gli estremi per il dissesto. Superficialità e incapacità amministrativa della maggioranza ci consegnano un Ente a rischio, con poca capacità e possibilità di programmazione, un Ente che si avvia a portare in Consiglio Comunale il “Piano di riequilibrio” (dissesto mascherato), una scelta che bloccherà qualsiasi programmazione, manterrà al massimo tutte le aliquote dei tributi comunali e limiterà i contributi a quelli essenziali e obbligatori per legge.

Troppi “zero” o cifre irrisorie in voci importanti per un bilancio comunale che trascura settori come il turismo, le politiche giovanili e familiari. Non ci sono più regole! Anche il ruolo e la funzione del Consiglio Comunale e dei consiglieri viene svilito e prevaricato da decisioni assunte in modo “autonomo” ed illegittimo dai responsabili della gestione.
A ciò si aggiunga una situazione di cassa drammatica, siamo con i conti in rosso con un debito accumulato nei confronti della BCC di Montepaone di oltre 1.200.000 euro di anticipazione con interessi da pagare altissimi (circa 90.000 euro all’anno di interessi!!!).

Per l’ennesima volta con grande senso di responsabilità, il gruppo di opposizione ha chiesto il rinvio della trattazione dei punti all’ordine del giorno per verificare i numeri ed eventualmente apportare i correttivi necessari ma, come al “solito”, la maggioranza ha preferito il passato tergiversare e tenere la polvere sotto al tappeto.
“C’è qualcosa che non quadra!” ma questo sembra poco importare, tanto, come diceva il grande Totò in un famoso film …..“E’ la somma che fa il totale!” .


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