Carne, pane, pasta, frutta. Cibo di ogni genere si vede per le strade di Lamezia e, specialmente, vicino ai cassonetti. Raccogliamo la denuncia di una cittadina, P. V, secondo la quale bisognerebbe stare più attenti a non fare troppi sprechi alimentari. “Dinanzi al cibo che viene buttato via è difficile restare indifferenti- afferma la signora- Mi stupisce che in tempo di crisi la gente si permetta il lusso di buttare il cibo, mentre altri, come me, fanno fatica ad arrivare a fine mese”.
Il tema degli sprechi alimentari è affrontato spesso dai mezzi d’ informazione, nel corso di rubriche dedicate al cibo sprecato nel nostro Paese. Si resta perplessi all’idea che alimenti in buono stato siano gettati via come rifiuti. Risulta difficile pensare che in tempo di disoccupazione e di crisi nera qualcuno si possa permettere il lusso di buttare la roba da mangiare a cuor leggero. Lo spreco alimentare, che le statistiche descrivono come un fenomeno a molti zeri, può sembrare, infatti, una incredibile contraddizione, in un’epoca come quella attuale, in cui le famiglie fanno fatica a sbarcare il lunario e i pensionati stentano ad arrivare a fine mese. “Basta prestare un po’ d’attenzione in giro- dice la signora- per vedere quanta roba viene buttata via, magari in buono stato. Vedere cibo per strada, per me, è come un pugno nello stomaco”.
E per vederne, non serve andare lontano. Nelle vie di Lamezia c’è di tutto, ai piedi di cassonetti, ai bordi di strade, nelle aiuole di giardini, nelle scalinate dei supermercati. Pizze, panini, cornetti appena smozzicati e gettati via, cassette di frutta e verdura abbandonate per strada, fette di carne quasi intonse, crocchette, polpette, patate fritte, buste neppure aperte di mozzarelle e altri cibi che vengono quotidianamente gettati via, per la gioia di cani e gatti randagi. Superfluo qualsiasi commento. Bastano le foto, più eloquenti delle parole. E qualche dato statistico. Secondo Coldiretti, ogni cittadino butta 76 chili di prodotti alimentari all’ anno, mentre, a livello nazionale, tonnellate di alimenti vengono gettate nella spazzatura. A livello mondiale, secondo i dati Fao, un terzo del cibo prodotto viene sprecato, per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate, che sarebbero ampiamente sufficienti a sfamare la popolazione che soffre di fame cronica.
Sul tema dello spreco alimentare si è tenuto tempo fa a Lamezia un convegno dal titolo: “Lo spreco che avanza: educhiamoci”, promosso dal Soroptimist International Club di Lamezia Terme e dall’ Acu (Associazione Consumatori Utenti) con l’intento di informare e responsabilizzare i cittadini e le famiglie. Durante l’ incontro, i relatori – amministratori locali, medici, igienisti, tecnologi alimentari- hanno offerto pillole di educazione alimentare, sotto forma di brochure e vademecum, soffermandosi sulla necessità di educare la coscienza civica alla lotta contro gli sprechi. A partire dai ragazzi delle scuole, che tutto sanno su cellulari e computer, ma ai quali forse bisognerebbe insegnare anche il rispetto per il cibo e la differenza che c’è tra avanzo e rifiuto.
Antonella Mongiardo