Non ci fu naufragio per i Bronzi di Riace, ma soltanto l’astuta idea di nasconderli


Lettera aperta al presidente della regione Calabria, onorevole Roberto Occhiuto, al direttore del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, Dottor Fabrizio Sudano, al sindaco di Riace, Signor Domenico Lucano.

Sono pienamente convinto che a Riace non ci sia stato alcun naufragio di una nave che trasportava bronzi dalla Grecia verso il continente. Ritengo, invece, che nel corso della storia, caratterizzata dalla Magna  Grecia, precisamente lungo la costa ionica da Monasterace (kaulon) a Reggio Calabria fino a Siracusa in Sicilia. i bronzi di Riace siano stati presumibilmente nascosti in mare dagli aristocratici locali per ragioni che, se venissero fatti studi e ricerche appropriati sul territorio anziché sul mare, potrebbero fornire risposte tanto attese dagli archeologi, storici, ma soprattutto dai cittadini interessati alla cultura del nostro paese.

Tali studi e ricerche spetterebbero a chi possiede le giuste competenze per portarli alla luce. Ritengo che le motivazioni per cui i bronzi siano state nascoste in mare siano ben fondate.

Mi vien più semplice argomentare il perché non sia stato un naufragio. Ogni domanda che ho rivolto a professionisti del settore archeologico non ha mai avuto risposta concreta.

Non vi è alcuna logica che possa sostenere la tesi del naufragio di una nave: nessun indizio che supporti tale ipotesi, nessun reperto ad eccezione del ritrovamento dei due bronzi, così vicini tra loro da rendere improbabile che un naufragio abbia potuto far cadere in mare oggetti così pesanti a una distanza di soli due metri uno dall’altro.

Non vi è alcuna logica che possa sostenere il naufragio di una nave greca, di dimensioni non accertate, a 200 metri dalla costa a una profondità di soli 8 metri, di fronte a un porticciolo, senza che nessuno della popolazione locale se ne fosse accorto.

Potrei continuare con molte altre motivazioni, ma lascio alla cortese attenzione del governatore, onorevole Occhiuto, la considerazione di destinare parte dei finanziamenti attualmente impegnati per la ricerca archeologica sul territorio, anziché sul mare, poiché finora non hanno portato alcun risultato.

Al Sindaco di Riace, chiedo di volersi attivare affinché il territorio interessato possa essere oggetto di studio da parte della sovraintendenza dei Beni Culturali, allo scopo di far affiorare un interesse storico-culturale che valorizzi il turismo in Calabria.

Al Dottor Fabrizio Sudano, chiedo di voler indirizzare le ricerche sul mare, affinché possa emergere con certezza che nessun naufragio sarebbe stato possibile nella zona interessata dal ritrovamento senza tener conto: della morfologia del territorio, delle dimensioni di una nave greca, e della capacità di navigazione degli uomini che trasportavano beni dalla Grecia.

Cordiali Saluti
Associazione culturale turistico marinara “Espero” di Antonio Passafaro
Soverato 23/07/2024