‘Ndrangheta, tre arresti in Calabria per 2 omicidi commessi nel 2001


 I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre persone in relazione a due “lupare bianche” risalenti al 2001 nell’area dell’Alto Ionio cosentino e collegate a contesti di ‘ndrangheta.

I provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda, sono stati eseguiti dai militari del Ros e del Comando provinciale di Cosenza, con il supporto di quelli del Comando provinciale di Crotone.

Le due “lupare bianche” delle quali sono stati identificati a distanza di 22 anni, grazie all’apporto di alcuni collaboratori di giustizia, i presunti responsabili, hanno avuto come vittime Andrea Sacchetti e Salvatore Di Cicco, scomparsi, e mai più ritrovati, rispettivamente, il 6 febbraio ed il primo settembre del 2001.

Le indagini e gli approfondimenti effettuati dai carabinieri hanno consentito di riscontrare le dichiarazioni dei “pentiti” secondo le quali i due omicidi sarebbero maturati, é detto in una nota stampa, “nel contesto degli equilibri tra cosche di ‘ndrangheta, all’epoca operanti nel territorio di Rossano e Corigliano Calabro, ricostruendone, a livello indiziario e cautelare, anche se i procedimenti pendono ancora nella fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, la dinamica e la causale”.

Le misure cautelari sono state eseguite a seguito degli approfondimenti investigativi, delegati ai Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Cosenza, che avrebbero consentito di riscontrare recenti testimonianze relative ai due delitti, maturati nel contesto degli equilibri tra cosche di ‘ndrangheta, all’epoca operanti nel territorio di Rossano e Corigliano.

In particolare, relativamente all’omicidio di Salvatore Di Cicco, scomparso da Sibari il 1° settembre del 2001, senza lasciare alcuna traccia, sarebbe stato ricostruito il movente, maturato nel contesto mafioso delle sibaritide, in un sistema di alleanze tra sodalizi operanti sull’area ionica cosentina, con l’avallo dell’articolazione di ‘ndrangheta di Cirò, il “Crimine di Cirò”, diretto all’epoca dalla cosca Farao-Marincola.

L’omicidio si sarebbe consumato, nella stessa data della scomparsa, a Crucoli, dove l’uomo era stato condotto con un pretesto, quindi ucciso con colpi di arma da fuoco con il successivo occultamento del corpo.

Per l’omicidio di Andrea Sacchetti, scomparso dal Comune di Rossano il 6 febbraio del 2001, senza lasciare tracce, è stata ricostruita la causale da ricondurre al controllo del commercio delle sostanze stupefacenti da parte della consorteria egemone sul territorio.

Anche in questo caso l’omicidio si sarebbe consumato, nella stessa data della scomparsa, all’interno di un’azienda agricola del luogo, dove il giovane era stato condotto con un pretesto e poi ucciso con colpi di arma da fuoco. Anche in questo caso sarebbe stato nascosto il cadavere.