Fabbricati, terreni, auto e disponibilità finanziarie per un valore che si aggira intorno ai 400mila euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Reggio Calabria, ad un commercialista di Rosarno in rapporto con la ‘ndrangheta. La figura criminale del soggetto era emersa, da ultimo, nell’ambito dell’operazione denominata “Pecunia Olet” nei confronti della cosca “Pesce” di Rosarno.
Le indagini hanno consentito di far luce su un vero e proprio accordo che avrebbe consentito alla cosca di gestire, in condizione di monopolio, i remunerativi settori dell’indotto della grande distribuzione alimentare e del trasporto merci su gomma. Il tutto con il supporto del dottore commercialista, che ne avrebbe curato gli aspetti tecnici, ponendo a disposizione dell’organizzazione criminale le proprie competenze in materia contabile, societaria e fiscale, col duplice fine di favorirne gli interessi economici e, nel contempo, evitare che i patrimoni imprenditoriali fossero aggrediti da iniziative giudiziarie.
Un modus operandi collaudato che si sarebbe concretizzato, tra l’altro, attraverso la costituzione di società cartiere, intestazioni fittizie e periodiche modifiche delle compagini societarie e, più in generale, mettendo a disposizione il proprio studio commerciale quale luogo privilegiato di incontro per affrontare questioni di interesse della cosca e per gli affari illeciti da questa perseguita.
In tale contesto il proposto è stato rinviato a giudizio per i reati di concorso esterno in associazione mafiosa e concorso in estorsione aggravato dal metodo mafioso. Sequestrati pertanto 2 fabbricati, 2 terreni, 3 autovetture, denaro contante per circa 40.000 euro nonché tutti i rapporti bancari, finanziari e relative disponibilità, per un valore complessivamente stimato in 400 mila euro.