Tre anni di reclusione all’avvocato e un anno all’assistente. È la decisione del pm della Dda di Catanzaro, Elio Romano, che ha chiesto i tre anni per Antonio Larussa, imputato per favoreggiamento della latitanza di Daniele Scalise, ritenuto elemento di spicco dell’omonima cosca, e per violenza privata ai danni dell’avvocato Francesco Pagliuso, ucciso la notte del 9 agosto 2016
Entrambi i reati sono aggravati dal metodo mafioso perché – secondo gli inquirenti – sarebbero stati commessi per agevolare l’attività della ‘ndrina. Per Tullia Pavone, assistente di studio, il pubblico ministero ha chiesto invece un anno.
La donna è accusata di favoreggiamento semplice perché avrebbe aiutato il legale a eludere le investigazioni. I difensori, Giuseppe Spinelli per Pallone e Francesco Gambardella per Larussa, hanno chiesto l’assoluzione. La sentenza è prevista per l’11 marzo.