Ripristinare la condanna all’ergastolo già emessa in primo grado nei confronti di Massimiliano Sestito e Francesco Pizzata, accusati di essere componenti della ‘cellula’ ‘ndranghetista che nel gennaio 2013, in località Castel di Leva, all’estrema periferia di Roma, uccise il boss calabrese Vincenzo Femia.
È la richiesta di condanna del Pg Antonio Sensale al nuovo processo d’appello istruito dopo un annullamento con rinvio disposto dalla Cassazione. In primo grado, Sestito e Pizzata furono condannati in Assise all’ergastolo.
I giudici d’appello invece confermarono il carcere a vita per Sestito, riducendo invece a 25 anni di carcere la condanna per Pizzata, al quale riconobbero le attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti del ‘metodo mafioso’ e della premeditazione).
È stata poi la Cassazione, nel settembre dello scorso anno, ad annullare la seconda sentenza, mandando a un’altra Corte d’assise d’appello di rinnovare il giudizio.