‘Ndrangheta a Roma, condanne ad affiliati della famiglia Crea


Tre condanne sono state emesse dal tribunale di Roma nei confronti di appartenenti e affiliati della famiglia Crea, di origine calabrese, ma radicata sul territorio di Primavalle. La prima sezione penale del tribunale (presidente Giuseppe Mezzofiore, con Valerio De Gioia e Anna Tavernese, giudici ‘a latere’) inflitto 9 anni di reclusione a Massimiliano Crea. Tre anni e otto mesi di reclusione è invece la pena emessa nei confronti di Valter Mancini. E’ stato invece condannato a due anni e tre mesi Mirko Bava.

I tre erano stati arrestati nel 2015 dai poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le accuse originarie nei confronti del gruppo criminale, a vario titolo, erano quelle di spaccio di droga, estorsione, detenzione abusiva di armi, accesso abusivo a sistema informatico. Tutte aggravate dal concorso esterno in associazione mafiosa.

Inoltre, sono stati rinviati a giudizio dal gup della Capitale un uomo di 60 anni e il figlio che, il 28 giugno dello scorso anno, sono rimasti coinvolti nel ferimento di Yuri Sannino, un poliziotto del Reparto Volanti in via Cochi, zona Tor Bella Monaca.

I due dovranno rispondere di tentato omicidio. Il 60enne in particolare aveva accoltellato il poliziotto. Suo figlio era rimasto coinvolto per aver bloccato l’intervento della Volante. Il processo inizierà il 5 maggio in tribunale.