Naufragio migranti, Codacons presenta esposto alla Procura della Repubblica di Crotone


Sul caso della strage di migranti annegati a meno di cento metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro il Codacons, a seguito delle gravi notizie emerse in queste ore sulla stampa, presenta oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Crotone, chiedendo di indagare sui presunti ritardi nei soccorsi e di accertare le responsabilità delle autorità che avevano l’obbligo giuridico di intervenire in mare.

“Si è appreso che alle 22:30 di sabato scorso un velivolo Frontex in attività di pattugliamento avvistava e segnalava la presenza in mare di un’imbarcazione con circa 140 persone a bordo che presumibilmente poteva essere coinvolta nel traffico di migranti, a circa 40 miglia dalle coste crotonesi – scrive il Codacons nell’esposto -“.

“Risulterebbe dalla stampa che la Capitaneria di porto non sarebbe intervenuta benché allertata. Orbene se fosse vero che la Guardia Costiera non si è attivata (e di ciò si chiedono le dovute indagini) ciò costituirebbe una grave omissione dal momento che, come noto, la Guardia costiera nel nostro ordinamento ha un duplice ruolo: in qualità di autorità marittima, ha responsabilità civili di prevenzione, sanzione e di soccorso in mare; sotto il profilo militare, ha la responsabilità di sorveglianza delle coste”.

“Nello svolgere questa attività dipende dallo Stato maggiore della Marina militare. In virtù di tali ruolo e competenze la Guardia Costiera riveste una posizione di garanzia ai sensi dell’art. 40 comma 2 del codice penale nel tutelare la vita umana in mare ed, in caso di disastri come quello accaduto nel caso di specie, ha un vero e proprio dovere di attivazione e di intervento di prevenzione”.

Il Codacons ha presentato dunque formale costituzione di parte offesa in procura chiedendo alla magistratura di accertare fatti e responsabili alla luce delle possibili fattispecie di omissione di soccorso, omissione atti d’ufficio, Naufragio colposo e omicidio colposo.