L’intervento di Francesco Pungitore all’Unical: dobbiamo saper ascoltare la saggezza della Terra
Su invito dell’Health Center Cosenza e delle associazioni scientifiche “Biologi senza frontiere” e “Nutrizionisti senza frontiere”, anche “Naturium” ha partecipato, presso l’Università della Calabria, alle celebrazioni “Food for World” in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione. In particolare, il portavoce del progetto culturale “Naturium”, il giornalista e dottore in Filosofia Francesco Pungitore, ha relazionato al convegno scientifico “La sana alimentazione: nutrire il benessere, rispettare il pianeta”, con un apprezzato intervento sul tema “Ecosofia: la saggezza della Terra”. Aperta dai saluti del prof. Giovanni Sindona, direttore del dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche dell’ateneo calabrese, la partecipata sessione di studio ha focalizzato l’attenzione su molteplici aspetti di riflessione: dallo spreco alimentare alla protezione sociale, dalla tutela delle risorse naturali all’efficienza economica. Argomenti ben introdotti e sviluppati dal dottor Corrado Rossi, manager in Green Economy, dal dottor Giovanni Misasi, presidente di “Biologi senza frontiere”, dal dottor Ennio Avolio, responsabile del settore nutrizione dell’Health Center di Cosenza, dall’on. Giuseppe Graziano, consigliere regionale della Calabria, dalle biologhe nutrizioniste dottoressa Armida Incorvaia, dottoressa Maria Grazia Felice e dottoressa Giovanna Basile. Nel suo intervento, il dottor Pungitore, oltre a rivolgere un sincero plauso agli organizzatori per l’importante evento di alto profilo culturale e scientifico realizzato a Cosenza, ha illustrato il significato di “Ecosofia”, termine con il quale il filosofo e teologo Raimon Panikkar illustra e spiega “la saggezza di chi sa ascoltare la Terra e agire di conseguenza”. “Come dimostra e rivela la drammatica crisi ecologica che stiamo vivendo – ha affermato Pungitore – la Terra non può essere considerata solo come un mero oggetto a disposizione dell’uomo. Noi stessi siamo la Terra, di essa condividiamo i destini, non ci limitiamo a viverci sopra a nostro uso e consumo. Noi viviamo immersi in essa e, da sapienti, dobbiamo riconoscere e fare nostra la saggezza che ci arriva dalla Terra stessa”. E il messaggio, il richiamo che, oggi, ci arriva dalla Terra è, più che altro, un invito molto concreto. Un invito a recuperare quella simbiosi che, da sempre, ha reso possibile la vita di noi tutti. In che modo? Agendo con la Natura e non contro di essa. Traducendo in azioni di fatto: sviluppando la biodiversità ambientale, rendendo vitale la terra e aumentandone la fertilità; rispettando i cicli naturali e conducendo allevamenti biologici, assicurando agli animali condizioni di vita sane; creando sistemi sostenibili per la produzione agricola che rispettino l’ecosistema terrestre e invitando a considerare come un unico sistema il suolo e la vita che si sviluppa su di esso. “Qui sorge una seconda domanda – ha continuato il portavoce del progetto culturale promosso, in Calabria, dall’imprenditore Giovanni Sgrò – ma cosa possiamo fare noi, come singoli individui? Noi che non siamo produttori, che non siamo politici e, quindi, non possiamo agire sugli strumenti del cambiamento produttivo globale. Ebbene, come singoli possiamo fare tantissimo. E una soluzione è nella scelta quotidiana che operiamo quando decidiamo di portare sulla nostra tavola un prodotto piuttosto di un altro. Questa decisione è decisamente più potente di quello che possiamo fare in ogni altro campo. E’ questa una via concreta da seguire: modificare le nostre abitudini alimentari, diventare consumatori consapevoli, per cambiare l’impatto ambientale e sociale globale”. Continuando, Pungitore ha affermato: “Il modello di sviluppo moderno che ha considerato, negli ultimi secoli, la Terra come semplice materia grezza da consumare all’infinito, si sta rivelando pericoloso e fallimentare. Però adesso noi adesso sappiamo cosa fare. Sappiamo che esistono vie alternative di sviluppo, vie come quella che ha per obiettivo la costruzione di una società ecologicamente saggia, armoniosa e che considera il vero benessere, individuale e collettivo, fortemente legato al concetto di sostenibilità. Non a caso questo della sostenibilità è stato il grande slogan di Expo 2015 che ha coinvolto il mondo intero”. L’auspicio conclusivo rivolto da “Naturium” ai presenti è stato chiaro e diretto: che, una volta chiusa questa importante esperienza di Expo, si continui a lavorare ogni giorno con la stessa determinazione, tutti insieme, nella promozione e realizzazione di pratiche di economia solidale finalizzate a uno sviluppo sostenibile.