Siamo in tanti e numerosi, ognuno col suo voler fare note di musica e ben altro da presentare in codesto (in)solito Natale. Le gia’ riviste idee da borghetto medievale, anche perche’ il Sindaco (facente funzioni?) sente ancora il bisogno di salvarsi la faccia in campagna elettorale.
Gli spot del servizio pubblico Rai divulgano il capoluogo di Regione così emergente sulla moltitudine dei problemi dei tanti quartieri, tra un morzello e l’ altro solo in pitta come soluzione di quel mangia che ti passa.
Grassi e grossi sorrisi tra luci colorate e, dunque, rimpiazzate, ma in fondo in fondo, cosa ci si aspetta da un Natale che dona soldi ai soliti “ignoti”, mentre ad altri solo la vecchia scopa della befana, coda mozzata cui le feste si porta via.
Ecco che dopo la pubblicazione del progetto “artigianale” impacchettato con sveltezza dai membri della sorte, ritornano i nostri “bronzi” resraurati e giullari della corte. Non sara’ che pur di eludere la naturale tradizione popolare catanzarese, si cerchi il modernismo autarchico degli “intimi” affermati ed arricchiti.
Un bequadro di fantasie fin troppo pesanti da sopportare, zoppicano, dunque, le vostre nude leggende, siete politici balbuzienti e gia’ scaduti, affidati allo spettacolo, ahime’, dei “ripetenti” e risaputi contendenti
Se ci fosse un’ apposita amministrazione comunale, realmente conoscitiva e, onestamente, leale, il profondo tessuto culturale godrebbe di sana considerazione, senza timori, invidie, competizione, utilissima per arginare il puzzo del malaffare, pur sapendo di dovervi persino strapagare.
Ai “miei” concittadini e “artisti” senza neanche una strada dove potersi esibire, rivolgo un augurio speciale, che questo nostro maltrattato Comune possa un giorno tornare a indossare il vero abito di “BABBO NATALE”.
John Nistico