Morra, che ci stava e sta a fare?


 Un candidato, poi eletto, di Fratelli d’Italia, Creazzo, è presunto, ovviamente presunto mafioso. Ora, ragazzi, quando uno è presunto mafioso, non è che sveglia una mattina e si affilia alla cosca: deve avere frequentazioni, parentele, rapporti, qualche se non precedente, un sospetto; dei comportamenti…

 Il severissimo Morra, il fanatico Morra, che a 48 ore dall’elezioni fece distrattamente un paio di nomi; di Creazzo non sapeva nulla. Che ci sta a fare, Morra? Legge i certificati penali? Basterebbe un usciere, pagato molto meno.

 Attenzione, Morra non è un giudice, quindi non ha obbligo di studiare carte; è presidente della commissione, e deve  andare a fondo, con o senza carte; e del resto, la sua altrettanto fanatica omologa, la Bindi, sciolse Comuni per molto meno di Creazzo.

 E Fratelli d’Italia, che ogni tanto si sussurra erede del prefetto Mori, com’è che non si accorse di niente?

Ulderico Nisticò