La macabra scoperta è stata fatta dai carabinieri della compagnia di Soverato che hanno rinvenuto, occultato in una valigia, il cadavere di una bimba appena partorita nel borgo storico di Montepaone superiore, nel catanzarese. La vicenda è partita dalla richiesta di aiuto della madre che si era recata al pronto soccorso di Soverato lamentando dolori all’addome e perdite vaginali. I medici si sono subito accorti delle condizioni di salute della donna che indicavano in maniera inequivocabile il parto appena avvenuto, confermato dalla presenza di residui della placenta, emersi a seguito della visita ginecologica. Di qui la decisione di procedere con una revisione uterina sulla donna che, solo dietro le domande incalzanti dei medici, ha ammesso di avere appena partorito. Immediata la chiamata al 112 dei carabinieri che si sono recati nel borgo dove la donna, 32 anni, di nazionalità ucraina, si trovava in vacanza con il marito originario del centro jonico. È qui in una piccola casa posta all’incrocio di via Umberto e salita Regina Margherita, che i militari hanno rinvenuto il cadavere della bimba completamente formata, che ha fatto intuire la probabile scadenza nei termini della gravidanza e la possibilità di un parto avvenuto in maniera naturale. Sul posto il medico legale ed una squadra della sezione Scientifica dei carabinieri, per un prima ricognizione esterna sul cadavere e per raccogliere gli elementi essenziali a stabilire la causa del decesso che sarà meglio inquadrata a seguito dell’esame autoptico ordinato per comprendere se la bimba fosse già morta al momento del parto, se sia stata lasciata morire o se siano state compiute violenze per provocare il decesso. Sono diversi i punti oscuri della vicenda, in cui si cerca di comprendere chi fosse presente al momento del parto e cosa abbia spinto la madre a recarsi in ospedale senza il proprio bambino, negando il parto avvenuto. Al momento tutti i familiari, compreso il padre del neonato, avrebbero dichiarato agli inquirenti di essere all’oscuro della gravidanza della donna, che potrebbe avere agito di sua iniziativa. Le indagini al momento sono state aperte con l’ipotesi di occultamento di cadavere ma gli elementi che emergeranno nelle prossime ore saranno fondamentali per effettuare diverse valutazioni. Qualora infatti l’autopsia ordinata dal Pm Alessandro Prontera dovesse confermare che il bambino fosse stato vivo al momento del parto, si aprirebbe lo scenario più grave di un infanticidio. (Sabrina Amoroso – Gazzetta del Sud)
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