Mattarella quasi censurato sull’immigrazione


 Giornali e tv non perdono di solito una virgola di qualsiasi cosa dica e faccia il presidente Mattarella; di solito, ma non oggi, quando tv e giornali quasi sorvolano sull’intervento del presidente ad Atene a proposito della minaccia turca in specie, e sul problema degli immigrati in generale.

 Mattarella, il cui stile è sempre centrista, moderato, pesato, stavolta ha detto a bocca piena parole pesanti: che la questione rischia di “travolgere gli equilibri del continente”: dice il vero, ma finora non lo aveva affermato nessuno con tanta chiarezza.

 Dice Mattarella che l’Europa non ha e non mostra di volere avere una politica comune: eppure, Conte Due e la sua depressa ministra degli Interni hanno proclamato che l’accordo di Malta è la panacea di tutti i mali. Tutti sappiamo che è una patacca “su base volontaria” e non vuole nessuno, ma ora lo dice il presidente della Repubblica, e non nel salotto di casa sua, ma in un’occasione internazionale.

 Altro che accoglienza, altro che Lucano e Carola, altro che niente carne di maiale se no si offendono… Mattarella, che in fondo è uno degli ultimi politici della vecchia scuola, non si dà alla facile retorica da temino di II media, ma riflette con serietà, e dichiara quello che sappiamo tutti: l’immigrazione è un problema, non una “risorsa”, non un cantante più o meno bravo o un calciatore africano superpagato; l’immigrazione sono masse di sfruttati nelle campagne, oppure di reietti delle periferie che si arrangiano alla peggio… o peggio!

 L’accoglienza? Applausi allo sbarco, mantenimento a sbafo per un certo periodo, poi tana liberi tutti… E troppi ci campano sopra, sia illegalmente come ad Isola Capo Rizzuto per fare un solo esempio, sia legalmente come alle porte di Roma, dove per 550 ospiti c’erano 120 addetti, che manco in un albergo a sette costellazioni!

 A portare in Europa gli immigrati, afferma ancora Mattarella, non sono dei benefattori, ma dei mercanti di esseri umani. Un suggerimento al presidente: richiami in vigore, e del resto non lo ha mai abrogato nessuno, il trattato del 1815, con cui il Congresso di Vienna vietò la tratta degli schiavi, e autorizzò l’uso delle armi contro gli schiavisti. Altri tempi, altra civiltà!

 Mattarella ha detto, o sottinteso tutto questo: i giornali e le tv, colti di sorpresa, hanno trovato come soluzione la censura. Lo stesso i partiti:

  • quelli di centrosinistra, perché non sanno che commentare, di fronte a una tale e così autorevole sconfessione delle loro boldrinate, e della fandonia dell’accordo di Malta;
  • quelli di centro(destra), che sono sempre cerchiobottisti e cercano di accontentare tutti, dai razzisti agli schiavisti;
  • la Lega, che si trova spiazzata da chi meno se l’aspettava.

Ulderico Nisticò