L’azienda regionale forestale fa il punto sugli interventi effettuati per la pulizia di fiumi e torrenti
“Noi sempre in campo, con spirito di sacrificio e dedizione”. Lo fa sapere Calabria Verde, l’azienda di forestazione calabrese, che ha tra i suoi compiti anche quello di curare il servizio di sorveglianza idraulica. Un lavoro al quale l’azienda assolve senza risparmio di uomini e mezzi, ma che per essere ancor più efficace ed incisivo richiede la collaborazione anche di altri enti, in primis i Comuni, anch’essi titolari di specifiche competenze ed in favore dei quali si interviene a supporto.
Proprio l’ultima ondata di maltempo diventa occasione per fare il punto sul lavoro svolto negli ultimi mesi, dati e fatti alla mano. Negli ultimi tempi, in particolare, l’ente regionale ha proceduto alla pulizia di più di 100 aste fluviali tra principali e secondarie, comprese in 30 comuni del territorio regionale. Nello specifico, poi, sono in via di conclusione gli interventi sul territorio di Rossano-Corigliano, riguardanti la pulizia di 16 chilometri di tratti di aste fluviali estremamente vulnerabili da punto di vista idraulico (Grammisato, Fellino, Gennarito, Coriglianeto, Vallone Sant’Antonio affluente del Citrea, San Mauro, Occhio di Lupo, Pantano, Colognati, Vrangella). Anche la città di Cosenza ha potuto usufruire del supporto d’opera di Calabria Verde, per interventi di pulizia di oltre 10 chilometri sui fiumi Crati-Craticello e Busento e sui torrenti Campagnano e Rovito, mai interessati da interventi di pulizia idraulica.
Ancora, Sulla costa tirrenica cosentina, a Sangineto sono state effettuate ripuliture di sedimenti e vegetazione sull’omonimo fiume per 1.1 chilometri; a Cetraro sono stati eseguiti analoghi interventi sui torrenti Aron, Acquicella-Fiumicello e Triolo, per 2.1 chilometri; a Guardia Piemontese nei torrenti Bagni e Lavandaia eseguiti lavori di pulitura per 1 chilometro; a Fuscaldo sui torrenti Mercaudo e Maddalena eseguiti interventi per 1 chilometro; a Falconara Albanese sul Malpertuso è stato eseguito un importante svuotamento dell’alveo per 400 metri i cui accumuli sedimentari mettevano a repentaglio la SS 18 e la ferrovia; ad Amantea nel torrente Santa Maria eseguiti lavori per 900 metri; a San Marco Argentano sul fiume Follone interventi di centralizzazione dell’alveo per 1.7 chilometri; a Diamante sul torrente Vaccuta lavori per una lunghezza di circa 1 chilometro.
Avanti: in provincia di Catanzaro, a Caraffa interventi per circa 1 chilometro sulle aste torrentizie degli affluenti del Ceramello ed Usito; nel territorio di Vallefiorita, azioni di ripristino della officiosità idraulica sui fiumi Alessi e Torrente Sarvo per complessivi due chilometri; a Nocera Terinese, sul fiume Torbido, svuotamenti di sedimenti e vegetazione per 1.5 chilometri; a Falerna sul torrente Grimo sono stati ripuliti 600 metri di alveo intasati da vegetazione e sedimenti; a Gizzeria sul fiume Zinnavo interventi di ripristino per circa 1 chilometro; a Lamezia Terme sui corsi d’acqua Piscirò Spilinga, Turrina, La grazia e Cantagalli interventi di pulizia alvei da vegetazione e sedimenti per complessivi 2.5 chilometri; a Curinga nei torrenti Rendace e Sant’Eufrasio ripuliture per oltre 1 chilometro.
Quanto invece alla provincia di Crotone, nella citta di Crotone successivamente all’alluvione del Novembre 2020 attraverso specifico accordo di programma sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza a Passo Vecchio, sul fiume Neto e sul Canale 19 per 9 chilometri; a Rocca Bernarda sugli affluenti del Tacina, fosso Vallenova e Fosso Stadio , interventi di messa in sicurezza per 2 km; a Petilia Policastro (KR) sui fossi di scolo Frassi, Porcilicchi, Manicalunga e Donna prospera eseguite ripuliture per 2 chilometri circa; a Rocca di Neto importanti svuotamenti di canalizzazioni mai interessate da interventi idraulici nei corsi d’acqua, Cavallino Rosso, Ariello e Topanello, per 7 chilometri; a Cirò Marina sui canaloni Punta Alice, Olivatello e Torrente Salvagaro compresi tra la statale 106 ed il mare interventi per 15 chilometri; a Strongoli nei canaloni Vergara e Surbolo eseguiti svuotamenti di sedimenti per una lunghezza di 10 chilometri; a Casabona nei torrenti Galici, Molino Nuovo, Mannariti, Ronzino e Seccata ripuliture per circa 9 km; a Crucoli nel fosso Lamanna, fosso di Canne e cacciapica eseguiti svuotamenti per 7 km.
In provincia di Vibo Valentia a supporto dei comuni Vibo Valentia, sui fossi Cotura, Portosalvo, Sant’Anna e Trainiti sono stati ripuliti tratti fluviali per complessivi 3 chilometri; a Serra San Bruno sul fiume Ancinale e nel torrente Garusi pulizia dei tratti fluviali per 1,5 chilometri; a Pizzo, nei fossi Ferrara, Prangi 1-2 3 , Stazione1 – 2 ripuliture per complessivi 2,5 chilometri; a Zambrone, sui Fossi Ionà 1 e 2, e Zinzolo, operazioni di sistemazione degli alvei per 1.5 chilometri; a Parghelia, su Cotura, Armo, Palombaro e la Grazia, interventi per circa 2.5 chilometri; a Tropea su Lumia, Annunziata e Piperno eseguiti lavori per 1.8 chilometri.
Anche la Citta Metropolitana di Reggio Calabria ha potuto contare su protocolli di intesa che hanno riguardato Bova e Gioia Tauro, interessando, rispettivamente, il San Pasquale – Sideroni per circa 5 chilometri dalla foce, ed il Budello per circa 1 chilometro
Si aggiungono l’attivazione dei pronto intervento idraulici nei comuni di Cerva (torrente Filace) e Rossano Corigliano (Colognati e Celadi).
Si tratta soltanto di alcuni significativi risultati dell’azione di supporto condotta dall’Azienda sul territorio regionale in aiuto alle amministrazioni comunali, la cui continuità non verrà meno in special modo nei confronti di quei protocolli con priorità emergenziale, tenendo conto della estrema vulnerabilità a cui è esposto il territorio regionale fortemente esposto agli effetti severi dei cambiamenti climatici.