Malta: e chi lo sa?


 Due premesse; la prima è che non sto trattando di calcio; l’altra, che non sono il ministro degli Esteri o altro di simile, e sto parlando per me e non a nome di qualcun altro, e meno che meno di qualcun’altra.

 Dai tempi dei Normanni, Malta apparteneva al Regno di Sicilia in senso lato (Sicilia e Meridione); e, dal 1282, alla Sicilia in senso proprio. Nel 1530, i Cavalieri dell’Ordine di san Giovanni di Gerusalemme, monaci guerrieri, e fino a quel momento detti di Rodi, persa quest’isola, ottennero Malta in feudo, e di fatto dominio; vennero da allora chiamati Cavalieri di Malta.

 Gli Ordini cavallereschi nati in Terra Santa durante le Crociate ebbero, e l’Ordine di Malta l’ha ancora, dignità di Stato, con o senza il possesso di un territorio, come oggi avviene. Insediatisi a Malta, i Cavalieri vennero messi alla prova da un possente attacco ottomano del 1565, respinto dal valore dei Cavalieri e della popolazione maltese, e da due “soccorsi”, siciliano e spagnolo. La capitale di Malta porta il nome del Gran Maestro Jean de la Valette. I Cavalieri parteciparono nel 1571 alla grande vittoria cattolica di Lepanto.

 Mattia Preti visse a Malta, lasciando importanti memorie di pittura e architettura; e venendo creato cavaliere sebbene non fosse nobile.

 Nel 1797, Malta venne occupata da Napoleone in navigazione verso l’Egitto; e subito dopo dalla Gran Bretagna, che al Congresso di Vienna la ottenne come dominio. Tra questi eventi, i Cavalieri lasciarono l’isola.

 Il possesso di Malta fu il punto di forza inglese nel Mediterraneo; e, dagli anni 1930, e soprattutto dopo la crisi per la Guerra d’Etiopia, Londra lavorò per rendere sempre più forte il dominio. Nel 1934 impose l’inglese come lingua ufficiale, invece dell’italiano. Erano già sorti movimenti irredentisti, e la polizia britannica uccise dei dimostranti per l’italianità.

 Dal 1940, Malta fu epicentro della guerra tra Italia e Gran Bretagna. L’Asse italotedesco discusse a lungo se e come conquistare l’isola, ma non se ne fece nulla; e le divisioni di paracadutisti Folgore e Student, inviate per l’azione, vennero eroicamente e inutilmente usate come fanteria ad Alamein. Ci si contentò di bombardamenti, e, dicono a Malta, l’isola ricevette dalle forze aeree italiane e tedesche più ordigni della stessa Londra.

 Il 28 novembre 1942 venne messo a morte per impiccagione dagli Inglesi il maltese Carmelo Borg Pisani, fascista e irredentista, che aveva agito come agente segreto per l’Italia.

 Indipendente dal 1964 come “Regno” di Elisabetta II, si separò anche formalmente da Londra dieci anni dopo; dal 2003 aderisce all’UE.

 Un trattato, le cui clausole non sono molto note ed è meglio così, mette Malta sotto la protezione militare dell’Italia, con esclusione non solo della Gran Bretagna, ma, a quanto trapelò, della NATO: alcuni natomani di mia conoscenza (ahimè) se ne lamentarono. La lingua italiana è conosciuta e usata da oltre metà della popolazione.

 Che ne dite se l’Italia ci fa un pensierino? Intanto, giochiamoci la qualificazione.

Ulderico Nisticò