Magalli è un noto personaggio televisivo, ma di certo non è stato insignito di un premio Nobel sulla lingua italiana. E’ sotto contratto, da anni, con RAI, che lo paga anche con i soldi degli abbonati calabresi. E’ certamente un viso e una voce conosciuta in quanto frequenta la tv di stato da sette lustri. Una tv che si spera non lo abbia autorizzato ad esprime giudizi e soprattutto pensieri negativi su 1.950.000 calabresi. Forse è dovuto al fatto gli ascolti sono in diminuzione? Che il suo ben noto humour incomincia a segnare il passo? Non si comprende il perché, né tanto meno i motivi, per cui ha sparlato e soprattutto disegnato una icona così negativa sugli uomini, donne, bambini, anziani calabresi.
Enrico Vaccaro
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