Riceviamo e pubblichiamo: Vorrei informare, come qualche mese fa è già successo da parte di qualcun altro, dello stato di abbandono e pericolo in cui versa il cimitero di Davoli. In particolare vorrei segnalare i due stanzoni adibiti uno per il deposito momentaneo degli attrezzi da parte dei muratori, l’altro per il riposo delle salme in attesa di sepoltura, che se viene usato adesso non posso dirlo, ma fino a qualche anno fa sicuramente “si”, nonostante nel cimitero nuovo pare ci sia una stanza “nuova”, adibita a questo compito.
Lo stato di pericolo è evidente, e sotto gli occhi di tutti, basta solo che chi di dovere entrando nel cimitero alzasse lo sguardo per notare un pericolo evidente e forse imminente. Il mio dovere è stato informare una situazione evidente, e che ancora non ha registrato l’irreparabile, onde evitare un domani vicino o lontano di dover raccontare altri fatti. Questi 2 stanzoni non servono.
Altro punto da evidenziare sono i pini, che andrebbero potati, anche loro pericolosi sia per noi che andiamo in visita, sia per i loculi. Non da ultimo la pulizia, che non esiste. Tutto questo è sotto gli occhi di tutti, anche chi viene da fuori nota questo stato di abbandono e degrado.
Chiunque ha una casa cerca di renderla migliore e sicuramente un muro non lo lascia lesionato. Il fatto che noi siamo vivi e loro defunti e che si tratta di un cimitero, non giustifica questo stato, anche perchè tutti noi prima o poi andremo “lì”. La morte non si può comprare o trasferire ad altri. Il cimitero è il biglietto da visita di un paese. O. C.