“Viviamo nella società dell’apparire, non dell’essere.
In una società in cui non conta ciò che pensi o ciò che fai di bello, magari anche per aiutare gli altri, in cui spesso ciascuno di noi indossa una maschera.
Ognuno, però, dovrebbe ritrovare la “leggerezza perduta” per riuscire a riscoprire se stesso, per non perdersi dietro a quella maschera che spesso poniamo sui nostri veri visi, forse per paura della società stessa, alla quale non ci sentiamo appartenenti.
La domanda che quindi ci poniamo è: preferiamo vivere passivamente omologandoci in questa società monocromatica o vivere attivamente nel nostro piccolo per renderla varia?”
Con queste parole Anastasia Giusy Sara e Simona, le quattro ragazze alle quali abbiamo chiesto di pensare e di progettare il primo Campo Estivo di Amica Sofia Giovani, ci invitano ad assistere al loro confronto dialogico, che avverrà a Soverato nei prossimi pomeriggi di giovedì 2 e venerdì 3 luglio.
Sono state loro a pensarlo e proporlo, saranno loro a condurlo, per riappropriarsi di uno spazio di comunità al quale hanno diritto, che per troppo tempo e in troppe situazione viene ancora negato. Noi le introdurremo, con uno spunto teorico sul tema, poi il secondo giorno le studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro proporranno un laboratorio artistico concordato con loro.
Infine, ascolteremo le loro conclusioni e le loro proposte, alla presenza del Sindaco di Soverato Ernesto Alecci e dell’assessore alla Cultura Emanuele Amoroso.
Per chi volesse ancora iscriversi a partecipare, basta inviare una mail a segreteria@amicasofia.it.
Nell’occasione verrà avviato il tesseramento nazionale Amica Sofia Giovani 2020.
Rigorosamente riservato ai teenagers! Noi per una volta impariamo ad ascoltarli…