Lettera aperta al Ministro dell’Istruzione promossa dal “Gruppo per i Diritti dei Docenti con 24 CFU”


Onorevole Ministro,
memori della Sua espressa volontà di favorire la creazione di una classe docente più giovane, Le scriviamo per porre alla Sua cortese attenzione una questione di cruciale importanza, ossia le sorti dei laureati che sono in possesso dei 24 CFU, ma non hanno ancora maturato i 3 anni di servizio.

Formiamo una categoria molto cospicua ed eterogenea, composta sia da laureati sia da docenti con esperienza che, per motivi spesso fortuiti e non legati al merito, non hanno raggiunto i 3 anni di servizio. Nonostante ciò, siamo stati fino ad ora in silenzio nel prendere atto delle recenti proposte volte a creare numerosi vantaggi nel prossimo concorso ordinario e un canale preferenziale per i precari “storici” della scuola. Ci riferiamo, in particolar modo, all’abolizione della prova preselettiva per tale categoria, stabilita nell’incontro tra Miur e sindacati in data 23 aprile; al punteggio dei titoli raddoppiato al 40% con l’art.14, comma 7 bis, della legge 4/2019, di cui la metà calcolata sulla base del servizio; all’esonero dall’acquisizione dei 24 CFU e ad al 10% di posti a loro riservati, previsto dall’art. 17, comma 2, lettera d), del D.Lgs. 59/2017. Tuttavia, venuti a conoscenza dell’intenzione di incrementare anche fino al 50% quest’ultima e della volontà di introdurre un nuovo percorso abilitante selettivo riservato ai 180×3, abbiamo deciso di unirci e di far sentire anche la nostra voce.

L’art. 97 della Costituzione stabilisce che “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso”. Sarebbe violato anche il principio di ragionevolezza, di cui all’art. 3 della Costituzione, poiché la limitazione della platea dei partecipanti al percorso abilitante selettivo riservato non sarebbe coerente con l’interesse pubblico asseritamente perseguito, di individuazione dei docenti più meritevoli. Pertanto chiediamo non venga istituito un nuovo canale riservato, il quale porterebbe ad una diminuzione dei posti per il concorso e a nuovi inevitabili ricorsi. Inoltre chiediamo che non venga pregiudicata l’equa possibilità di partecipare ad un concorso in cui sia tutelata la meritocrazia, non una decantata professionalità che non è mai stata sottoposta a verifica. Per inserirsi in terza fascia, infatti, NON c’è alcuna selezione, né alcun merito.

Riteniamo fortemente che le suddette concessioni non garantiscano il rispetto e la retta valutazione delle effettive conoscenze e competenze acquisite in quanto, per reclutare personale docente altamente qualificato, è indispensabile, a nostro avviso, una selezione parificata ed equa. Molti di noi, a differenza dei precari storici, non hanno ancora avuto la possibilità di mettersi in gioco e, a tal proposito, volevamo segnalarLe che le recenti proposte non fanno altro che precluderci ulteriormente questa opportunità.

Chiediamo dunque di revisionare le misure che, più di tutte, vanno a ledere la nostra dignità di laureati con 24 CFU e minano l’equa partecipazione ai percorsi per l’accesso ai ruoli e l’equanime valutazione dei candidati al concorso: la percentuale di posti riservati a coloro che hanno svolto 3 anni di servizio, la supervalutazione del servizio e le difformità delle prove da sostenere, come l’introduzione di una preselezione solo per la nostra categoria. Un ridimensionamento di queste disparità è già un passo avanti per la nostra causa, nonché indice della Sua manifestazione di interesse nei nostri confronti.

Ci stiamo mobilitando al riguardo, nell’attesa che Lei possa accogliere anche la nostra istanza.
La ringraziamo anticipatamente per la gentile attenzione.
Distinti saluti.


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