Intensità e forza, in una sintonia mirabile tra corpo e musica. L’étoile Alessandra Ferri affascina e seduce il pubblico di Armonie d’Arte Festival. La prima ballerina, famosa in tutto il mondo, si è esibita ieri sera al Parco Archeologico Nazionale Scolacium di Borgia, in provincia di Catanzaro, in una produzione speciale ideata per il Festival diretto da Chiara Giordano. “Corpus Anima”, il titolo dello spettacolo, è un sogno, un viaggio ipnotico nel corpo e nell’anima per esprimere l’amore in tutte le sue sfaccettature. Al fianco della Ferri un partner di alta classe come il connazionale Federico Bonelli e tre giovani artisti classico-contemporanei, Giacomo Rovero, James Pett e Jordan James Bridge.
Ad impreziosire la performance, il quintetto guidato dal primo violino Alessandro Quarta. Grazie al potere del corpo danzante e al fascino della musica, che sorregge e dà respiro ai generosi artisti in scena, Scolacium diventa un luogo ancora più suggestivo ed evocativo per un lavoro che vuole diffondere un messaggio positivo, di ripresa, perché, come afferma l’étoile, “Nonostante il periodo particolare, dobbiamo continuare a nutrici di bellezza, a far vivere la cultura. Non possiamo farci spegnere”. E, infatti, lo spettacolo ha acceso, enfatizzato la magia di Scolacium. Artisti emozionati di ritornare a danzare dopo mesi di lockwdown, ballerini che provano, volutamente, davanti al pubblico. Armonia, eleganza, è l’arte della danza.
Esaltanti i momenti musicali guidati da Alessandro Quarta che sembra danzare un folle tango con il suo violino, suonando le note di Astor Piazzolla. Travolgenti gli assoli ma sono i passi a due a lasciare senza fiato, partendo in modo tenero e delicato, dove la Ferri e Bonelli sembrano foglie mosse dal vento e culminando in un balletto finale appassionato, dove la prima ballerina vola legandosi al suo compagno con la bocca e le braccia e divenendo un tutt’uno con esso.
Da “After the Rain” di Crishopher Wheeldon, già coreografo residente al New York City ballet, a “Le Parc” di Angelin Preljocaj, il più valente coreografo contemporaneo francese, passando per “Senza tempo” di Fang-Yi Sheu, taiwanese, già danzatrice di spicco nella Martha Graham Dance Company, Alessandra Ferri brilla di tutto il suo peculiare talento.
Grande entusiasmo da parte del pubblico, composto anche da molti allievi delle scuole di danza del territorio e da bambine che vedono la Ferri come un modello al quale ispirarsi e la sua presenza in Calabria un sogno realizzato grazie ad Armonie d’Arte Festival.