Vi giuro che non ho niente contro Torano; anzi, da storico dilettante, mi stuzzica la radice taur/tor/ter, che dovrebbe avere qualcosa a che vedere con i tori, i vituli, gli Itali… Per quello che mi aggiunge o mi toglie, a Torano possono chiedere anche una fermata di astronavi, transatlantici da crociera…
Gli abitanti di Torano e dintorni – non so se spontaneamente o istigati da qualche talebano – hanno chiesto, e subito ottenuto, una fermata del Freccia d’argento, il cui terminale è Bolzano. Secondo me, se uno dalla Calabria deve raggiungere l’Alto Adige (km, almeno 1.500), da Torano con un autobus potrebbe andare anche a Paola (18 km.) o a Sibari (38). Così, se la matematica ferroviaria non è un’opinione. A parte che non so quanti cittadini di Torano vogliano visitare il Monumento della Vittoria, prima che qualche altro fanatico ne pretenda l’abbattimento in nome della pace.
Comunque, essendo Torano sita in un ameno territorio, io proporrei anche una sosta intermedia, anzi due, tra Paola, Torano e Sibari, allo scopo di consentire ai passeggeri di acquistare uova fresche a chilometro zero… è proprio il caso di dirlo, treno a chilometro zero.
Ma ripeto che, per me, possono fermare il treno di Paola anche a S. Lucido (km. 6) per onorare il cardinale Ruffo; e a Spezzano per le terme… La mia preoccupazione è per l’ostinata assenza di ogni idea di Calabria, e il trionfo di ogni municipalismo, campanilismo, localismo, egoismo!
Università? Dopo secoli di attesa, abbiamo fatto come i gatti maschi quando la prima volta escono di casa e non tornano: ne abbiamo tre statali, più una privata, più varie; caso unico nella storia, un corso di laurea in PEDAGOGIA DELLA R-ESISTENZA, di cui, ovviamente, poi si persero le tracce per palese inutilità.
Aeroporto? C’è Lamezia, ma lo vogliono anche a Reggio e a Crotone; e, con leggera acrobazia linguistica, a Scalea; dove, non dimentichiamo, vogliono anche la sosta del TAV, assieme a Vibo, Gioia eccetera. A questo proposito, ho deciso di battermi eroicamente per una sosta TAV ad Eccellente: per rivendicare il diritto degli Eccellentesi a una sosta, io sono disposto a tutto… tranne, ovviamente, allo sciopero della fame. Quello, mai!
Arriva un tizio e spara la bufala dello sbarco di Ulisse verso S. Eufemia e poi a Tiriolo? Ecco che volano sbarchi ad Amendolara, Crotone, Scilla, Nardodipace… a Copanello, per la verità, sbarcò anche prima.
Templari bruciacchiati? Ce ne sono a Montauro, Cirò, Gerace… e scusate se ne scordo qualcuno.
Il giorno in cui, previa abolizione della legge 20 febbraio 1958, sarà nuovamente lecito dotarsi di certe frequentate strutture (documentatevi, lettori!), state certissimi che ne vorranno una tutti i Comuni, anche i più casti e sperduti.
Intanto tutti i Comuni hanno una bella zona balneare, anche, soprattutto quelli che non hanno il mare.
E ci sono 404 Comuni, la maggior parte dei quali piccolissimi e spopolati. Parlate di conurbazione? Vi guardano come un matto.
Alla metà del XVII secolo, la Calabria contava 450 conventi maschili e non si sa quanti femminili; finché la Santa Memoria di Innocenzo X ve abolì 150… e non vi dico proteste e calunnie; e a Cardinale, mio nobile paese d’origine, ancora piangono la scomparsa dei Carmelitani.
Idea di Calabria nel suo insieme? Nessuna. Ah, dimenticavo che la terra è divisa in particelle catastali da 190 metri quadri (non scherzo, ve la posso mostrare!) con sei proprietari. In queste condizioni, non si può fare agricoltura manco per nutrire un passero.
Almeno attorno a Torano, grazie alla fermata del Freccia… ahahahahahahah, Freccia, ahahahahahah… venderanno le uova dell’unica gallina dell’unica contadina, spacciate per “Finalmente inizia lo sviluppo avicolo della Calabria”.
Per arrivare a Bolzano, c’è sempre tempo: tanto, i Calabresi, a Bolzano che ci vanno a fare?
Ulderico Nisticò