Tranquilli, non ho nessuna speranza di un buon governo della Calabria, dopo: A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra), uno peggio dell’altro e l’altro peggio dell’uno. Politicamente parlando, s’intende.
E con 22 dei fallimentari consiglieri che si sono ricandidati; alcuni, saltando il fosso, dove volete andare?
Una speranza ce l’ho, tuttavia, ed è che la Calabria, se non può avere un buon governo, abbia almeno un’opposizione. Opposizione sul serio, non giochini tipo quando a Oliverio faceva mancare il numero legale il PD, e glielo assicurava il centro(destra). Ahahahahahah!
Vecchia storia. Le Giunte di centrosinistra non hanno mai avuto un’opposizione di centro(destra), con le eccezioni degli isolati missini; le Giunte di centro(destra) non hanno mai avuto un’opposizione di sinistra, senza eccezioni. Si chiama consociativismo in italiano, accorduni in italocalabrese.
Serve dunque un’opposizione in Consiglio, ma vera, genuina, sanguigna, cattiva e non “moderata”. E un’opposizione che sia minoranza, se no, appena entrato nei giochini, l’oppositore diventa micio micio! E che non sia di loggia, club, cuginanze e cose simili.
L’opposizione non si attua solo in Consiglio: anzi, quella conta zero, è sceneggiata. Si fa quando un consigliere esercita il SINDACATO ISPETTIVO, cioè si presenta all’improvviso, per esempio, e scopre i 41 medici e paramedici imboscati a lisciarsi i baffi con le terga sulla sedia; o va a vedere che fine fanno i rifiuti… eccetera: l’elenco sarebbe immane. Il tutto, sempre inatteso, e non telefonando una settimana prima come fece il generale quando ero sotto le armi, che l’aspettavamo tutti con la caserma tirata a lucido. Il SINDACATO ISPETTIVO si fa inter acta (all’intrasatta, in calabrese!), prendendo in castagna impiegati e politicanti.
Ah, come mi divertirei, io, se fossi consigliere di minoranza!!!
Ma servirebbe anche un’opposizione nella cosiddetta o sedicente società civile:
– La tv pubblica, che o è il massimo del politicamente corretto e interviste supine; o se raramente tira la testa fuori dal sacco, gliela tagliano subito;
– I giornali, spesso in odore di sussidi;
– Le università, di solito mute salvo battere cassa;
– Gli intellettuali piagnoni e ingrassati ad Africo con prodotti tipici…
Ma sì, se non possiamo avere un buon governo, come non lo avremo, gli dei ci mandino almeno una buona opposizione.
Ulderico Nisticò