Venerdì scorso, 8 novembre 2024, una residente salendo su una grande magnolia ombreggiante e dichiarando di non voler scendere e di volersi incatenare e ad essa per difenderla da tagli indiscriminati, riesce (temporaneamente?) a farsi promettere (dichiarazione sull’onore) dal capo cantiere che la lasceranno intatta.
Una vittoria ambientalista ottenuta da una singola persona con una azione dimostrativa coraggiosa. Ma quanto durerà la promessa?
Parliamo dei lavori per la realizzazione del parcheggio a fianco dell’ospedale di Soverato. Da settimane sono all’opera operai che hanno costruito muretti di contenimento, sbancato l’intero terreno, capitozzato gli ulivi e… (ad oggi che si scrive) lasciato in pace, per ora, un albero meraviglioso che fa ombra estesa per almeno 6 metri di diametro e fornisce rifugio a centinaia di volatili.
Gli operai e il capo cantiere hanno asserito che gli ulivi “sfoltiti” – verranno ripiantati. Ci chiediamo se l’amministrazione comunale può riferire alla cittadinanza: “dove verranno ripiantati?”
E’ importante che si renda conto del numero di alberi che sul territorio comunale venga piantato. E soprattutto che non si taglino indiscriminatamente alberi di alcun tipo.
La Legge Regionale n. 7 del febbraio 2024 – che i comuni devono applicare – “riconosce e valorizza l’ecosistema urbano come luogo abitato dalla componente umana, vegetale e animale in stretta correlazione tra di loro e l’ambiente. In particolare, valorizza e protegge le aree verdi e le formazioni vegetali in virtù del ruolo che esse svolgono nell’implementazione dei servizi ecosistemici, come la riduzione degli inquinanti atmosferici e la riduzione del dissesto idrogeologico, così da migliorare la qualità della vita nelle città e realizzare le condizioni che garantiscono la vita delle alberature e del verde così da implementare i servizi ecosistemici, contribuire alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, aumentare la resilienza degli ecosistemi e limitare i rischi legati al dissesto idrogeologico.”
La stessa legge impone ai comuni (tra le tante misure) di “incrementare all’interno dei propri territori le alberature nelle strade e nelle piazze pubbliche, nei filari alberati, nei parchi e giardini pubblici”. E soprattutto vieta inoltre di “capitozzare, abbattere, eradicare, danneggiare alberi e siepi”.
La crisi climatica è sempre meno emergenziale e sempre più cronica, il patrimonio verde della città è fondamentale per la salvaguardia della sicurezza idrogeologica del territorio e dunque per la salute dei cittadini.
C’è inoltre da tener conto delle potenzialità archeologiche del sito per la presenza di fattorie ellenistiche. Lo scavo eseguito nel 1996 in località Mortara, diretto dal funzionario archeologo Roberto Spadea e condotto sul campo dall’archeologo Alfredo Ruga, “ha permesso per la prima volta di documentare i resti, pur mal conservati per varie cause, di una fattoria del IV sec. a.C…. L’insediamento si sviluppò su preesistenze protostoriche e dopo un’iniziale fase di fine V sec. a.C., documentata da un frammento di kylix attica, vede il suo massimo rigoglio nel IV sec. a.C…..”(Soverato tra mare e terra, Rubbettino 2017) Le ipotesi della Soprintendenza propendevano per un’attività ad uso familiare ma l’insediamento potrebbe essere stato coinvolto in eventi bellici nello stesso secolo. Pertanto, si rende assolutamente obbligatorio il parere della Soprintendenza e la vigilanza archeologica durante l’espianto degli alberi.
Un parcheggio nuovo è necessario, soprattutto per accedere al nosocomio cittadino? Bene, ma si trovino soluzioni sostenibili e alternative all’asfalto, perché di asfaltare il parcheggio si parla, purtroppo. È sotto gli occhi di tutti e tutte che asfalto e cemento equivalgono ad aumentare il rischio idrogeologico delle aree abitabili; quindi, l’amministrazione comunale si attivi per applicare la legge 7/2024 e soprattutto renda partecipi cittadini e le cittadine su soluzioni alternative, “verdi” e sostenibili per la gestione del verde pubblico.
Comitato cittadino spontaneo pro-Orto Botanico Santicelli